Le ambizioni politiche di Mario Draghi si stanno chiarendo

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Ieri il premier ha risposto picche al nuovo scostamento di bilancio. Praticamente, non ci saranno le risorse adeguate per calmierare il caro bollette e trasferire dei sostegni ad interi comparti produttivi in affanno a causa delle restrizioni delle ultime settimane.
Starete notando come Forza Italia abbia cambiato rotta e, anziché sbraitare sull’insufficienza dei fondi a favore delle imprese come faceva durante il Conte II, stia lanciando l’allarme sul contenimento del debito pubblico
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Ma per pagare il debito pubblico è necessaria la crescita e la crescita deve essere sostenuta nei momenti di difficoltà. D’altronde, lo stesso Draghi aveva ammesso qualche mese fa che il rimbalzo tecnico lo si è avuto proprio grazie agli scostamenti che avevano concesso l’ossigeno all’economia.
Tornando allo scostamento, tutti i leader lo avevano richiesto e ora, pur incassando il veto draghiano, si manterranno zitti e buoni e proseguiranno a disquisire di legge elettorale, a far pranzi di posizionamento e a fingere di fare i capricci non votando qualche provvedimento quando, però, sono certi che non si provocheranno scossoni significativi.
Aspettiamoci la presa in giro dell’ennesimo decreto con cui annunceranno urbi et orbi di aver risolto tutto con qualche spicciolo recuperato da altri stanziamenti.