Le confessioni di un peccatore eletto

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«So che è come dici tu, e anche di più, ragazzo mio», rispose John. «Ma chi mi dice che tu non sia altrettanto cattivo, o peggio?

Robert Wringhim è un giovane reietto, disconosciuto dal padre e cresciuto da un fanatico pastore calvinista che gli impone un’interpretazione radicale e deviata del suo credo religioso. Il ragazzo si persuade così di appartenere alla schiera degli “eletti” e di essere predestinato alla salvezza della propria anima.

Forte di questa convinzione, e sentendosi al di sopra di ogni morale e legge degli uomini, Robert è preda di un delirio purificatore e commette efferati crimini nel nome della giustizia divina, accompagnato da un carismatico e ambiguo straniero che gli somiglia in modo inquietante. Ma quando a morire è il suo ricco fratello George, i sospetti ricadono subito sul giovane ragazzo che, nel frattempo, sembra essere misteriosamente scomparso.

Pubblicato in origine nel 1824, Le confessioni di un peccatore eletto è un vero e proprio capolavoro della letteratura gotica, caratterizzato da una narrazione audace e innovativa. Con i suoi cambi di prospettiva e una miscela avvincente di inquietudine, mistero, introspezione psicologica, satira religiosa e un forte messaggio antiautoritario, ha saputo conquistare i lettori di ogni epoca.

Inizialmente accolto con scetticismo per il suo spirito iconoclasta e il suo essere così avanti rispetto ai tempi, oggi è considerato uno dei migliori esempi di narrativa del perturbante. Inoltre, ha ispirato grandi autori come R. L. Stevenson nel suo celebre racconto “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”.

«Amico», dissi io, «nessun cristiano caccerebbe un suo simile in una notte come questa, e in mezzo a una tale agitazione tra la gente del villaggio».
«Non se sei un uomo mortale come gli altri».

Non perdete l’occasione di scoprire la nostra edizione italiana, arricchita da illustrazioni inedite dell’artista contemporaneo James Hogg, un talentuoso fumettista e discendente diretto (o forse una vera e propria reincarnazione?) dello scrittore scozzese.

In libreria dal 10 aprile
18 euro, 324 pagine
Alcatraz, Bizarre 18
Traduzione di Stefania Renzetti
Postfazione di Steve Sylvester

Poeta e narratore scozzese, James Hogg nasce nel 1770 a Ettrick, nel Selkirkshire. Dopo alcuni mesi, decide di abbandonare gli studi per dedicarsi al lavoro nei campi e come pastore.

Nonostante ciò, si impegna a imparare a leggere e scrivere da solo e inizia a creare canzoni, ballate e racconti, sia in prosa che in versi, ispirati al folclore della sua terra.

Viene notato da Sir Walter Scott, che ne incoraggia l’attività letteraria, e nel 1810 si trasferisce a Edimburgo, dove intraprende la carriera di scrittore e firma un discreto numero di poesie, racconti, romanzi e persino dei saggi dedicati alla vita rurale delle sue zone natie.

“Le confessioni di un peccatore eletto” è l’opera più famosa e discussa di Hogg, anche se all’epoca della sua pubblicazione non ricevette molta attenzione. Solo nel secolo successivo è stata riscoperta. Hogg è scomparso il 21 novembre 1835 e riposa nel cimitero di Ettrick, non lontano dal luogo in cui trascorse la sua infanzia.

James Hogg, discendente dell’omonimo scrittore, infesta le edicole e le librerie italiane con i suoi disegni da trentacinque anni e ha pubblicato fumetti, vignette e illustrazioni su un’estesa serie di periodici e libri. Ha lavorato e lavora con autori come Bonvi, Adriano Carnevali, Massimo Cavezzali, Vincenzo Perrone e Moreno Burattini. Divide la passione per il disegno con quellaper la musica, collaborando finn dagli anni Ottanta con vari gruppi rock, sia disegnando copertine di dischi sia come paroliere.