L’ambasciatore Bucci convoca il gruppo di studio e di lavoro binazionale, coordinato da università di Bologna e istituto di archeologia di Tirana, per congratularsi sugli esiti delle attività fin qui svolte con il convinto e concreto contributo del nostro ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale: “Una sinergia destinata a proseguire ancora”
Da molti anni, grazie al sostegno della Farnesina e alla collaborazione delle competenti omologhe istituzioni albanesi attive nel campo dello studio, della ricerca e della promozione delle antichità, varie equipe provenienti dall’ateneo bolognese, con la partecipazione di un numero importante di studenti e di docenti, si sono susseguite in missioni e indagini, svolte con l’ausilio delle più aggiornate tecnologie di ricognizione e monitoraggio per rilevazioni sicure nel sottosuolo, volte a ricostruire le originarie civiltà insediate nelle aree di Fenice e di Butrinto (quest’ultima patrimonio UNESCO) nell’Albania meridionale.
Si è trattato di interventi che tuttora stanno proseguendo con risultati molto significativi dal punto di vista sia della esatta ricostruzione storico epocale, utile a decretare la delimitazione delle aree meritevoli di tutela pubblica da parte delle autorità locali, sia della promozione di un turismo culturale molto suggestivo e qualificato e inseparabile dal grande patrimonio italiano, così da configurare un unicum distintivo di rilevanza universale.
Si tratta della ripresa, avvenuta agli inizi del duemila, di ricerche condotte sul campo, fin dalla metà degli anni venti del secolo scorso, con l’ausilio sempre del dicastero degli esteri di Roma, dal grande Luigi Maria Ugolini sulle colline di Fenice, inquadrabile come l’antica regione dell’Epiro dove nell’anno 205 avanti Cristo venne firmato il trattato di Pace tra Roma e la Macedonia. Testimonianze di tempi che richiamano le prospettive e gli auspici della nostra attualità macro regionale.
Le ricerche e i sopralluoghi condotti hanno evidenziato come la vita economica e sociale di Fenice di sia protratta dinamicamente oltre l’età greco romana per abbracciare il medioevo fino all’arrivo dei Turchi.
Molti i siti che sono stati ricondotti alla luce e catalogati con scientifica precisione: la piazza Agorà, il teatro antico, le eleganti case elleniche, la basilica paleocristiana, la necropoli. Mentre la vicina area di Butrinto si è confermata come centro di culto di primissimo piano nell’omaggio al mito di Esculapio, oltre che come colonia strategica nell’età di Augusto.
Il plauso delle nostre autorità diplomatiche è stato indirizzato all’equipe coordinata dal Professor Enrico Giorgi e dalla professoressa Belisa Muka: alle congratulazioni del nostro Ambasciatore Bucci si sono unite quelle del nuovo Direttore dell’istituto Italiano di cultura, Alessandro Ruggera, e della dirigente del settore comunicazione e cultura della nostra Ambasciata dottoressa Carmen Taschini.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI





