Ribadisce che lo ritiene «moralmente indegno» di guidare una nazione civile, ma si premura di aggiungere che il suo disprezzo per Putin non influirà sulle relazioni diplomatiche perché «la mia è solo una opinione personale».
Sarebbe forse un po’ troppo arzigogolato considerare la sortita di Biden una lucida provocazione per allungare il conflitto ucraino che sta logorando il suo avversario. Ma sarebbe anche troppo semplice ridurla a una gaffe o attribuirla a un allentamento dei freni inibitori. L’ipotesi più plausibile è che, proprio mentre il politicamente corretto pervade ogni aspetto della comunicazione, il linguaggio della politica si sia messo ad esaltare la schiettezza brutale in quanto testimonianza di sincerità.
Massimo Gramellini


