Questo era il suo insegnamento, quello di riempire la vita. È ciò che ha fatto, anche se da torinese sembrava molto riservato, aveva dentro un fuoco.
Aveva un senso dell’umorismo incredibile, era bravo in tutte le cose, persino nel disegno. Una mente che, ancora adesso, mi sorprende.
L’eredità che lascia a tutti noi non è fisica, di lavoro, ma di atteggiamento verso la vita. “Anche voi fate la vostra parte”, ha detto nel suo ultimo discorso. Beh, anche io cercherò di fare la mia.
Ci mancherai, Piero.


