Basti pensare che tre anni fa il nostro Paese contava solo 8mila addetti in queste strutture pubbliche contro i 100mila della Germania e i 54mila della Francia. Il Piano prevede l’assunzione di 11.600 nuove unità di personale, che le Regioni – che hanno la competenza della gestione dei Centri – avrebbero dovuto completare entro il 2021.
Al 18 maggio scorso, le Regioni avevano assunto solo 3.440 operatori, circa un quarto del totale.
Dal rafforzamento dei Centri per l’impiego passa non solo la riuscita della “fase 2” del Reddito ma anche la messa a terra delle riforme del mercato del lavoro previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), a iniziare dal programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (Gol).
Non possiamo sprecare un’occasione come questa per ritardi e inefficienze


