Per quanto riguarda la produzione industriale, ad aprile e maggio il tasso di crescita tendenziale è diventato negativo.
Dopo un iniziale deprezzamento, il rublo si è rafforzato rispetto al livello pre-guerra. Questo perché la Banca Centrale Russa ha alzato il tasso di interesse di riferimento fino al 20% fino all’8 aprile, impedito a soggetti russi di scambiare rubli in cambio di altre valute e obbligato aziende russe a convertire in rubli una vasta percentuale dei pagamenti per esportazioni ricevuti in valuta straniera.
Un altro motivo riguarda le transazioni correnti della bilancia dei pagamenti: le sanzioni hanno frenato le importazioni dai paesi sanzionatori, ma le esportazioni sono cresciute per effetto dell’aumento del prezzo degli idrocarburi.


