Saranno dieci le opere premiate a Torino dalla giuria composta da Ilaria D’Amico, Nunzia De Girolamo, Maurizio Parton e Fabio Sparvoli, oltre che dallo stesso banchiere scrittore
I laboratori di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università della Calabria hanno valutato le 132 opere in concorso e decretato i 27 finalisti
Il montepremi complessivo è di 95.000 euro (30.000 all’opera prima classificata, 20.000 alla seconda, 10.000 alla terza, 5000 a quelle tra il quarto e il decimo posto)
Il concorso, promosso dalla casa editrice “La Fabbrica delle Illusioni”, ha richiesto la lettura critica della pubblicazione di Mario Fabbri, fondatore e già Amministratore delegato di Directa SIM
Libri ancora protagonisti a Torino, che si conferma capitale sia della narrativa in termini generali sia – nel caso specifico – dell’educazione all’economia reale e finanziaria. Questa domenica Villa Sassi, ai piedi della collina della città sabauda, ospiterà infatti la cerimonia destinata a premiare i vincitori del concorso di saggistica “La crisi dell’economia italiana diversamente spiegata”, organizzato dalla casa editrice subalpina “La Fabbrica delle Illusioni” con la partecipazione di due Università italiane.

Un concorso sempre più partecipato, come testimoniato dalle ben 132 opere iscritte alla virtuosa competizione – lanciata a inizio dicembre del 2024 -, con il coinvolgimento dei laboratori di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università della Calabria che ne hanno selezionate 27 e le hanno affidate a una giuria, incaricata di individuare i dieci vincitori del concorso e formata da: Ilaria D’Amico, giornalista e conduttrice televisiva; Nunzia De Girolamo, conduttrice radiofonico-televisiva e già Ministro dell’Agricoltura e Parlamentare della Repubblica; Beppe Ghisolfi, giornalista, banchiere europeo e mondiale e pioniere dell’educazione finanziaria in Italia; Maurizio Parton, docente dell’Università di Chieti-Pescara ed esperto in geometria differenziale e intelligenza artificiale; Fabio Sparvoli, sceneggiatore, regista e produttore.
Saranno proprio i giurati a consegnare a Villa Sassi, a partire dalle ore 14, i premi ai vincitori: 30.000 euro all’opera prima classificata, 20.000 euro alla seconda, 10.000 euro alla terza, 5000 euro a ogni opera classificata tra il quarto e il decimo posto nella speciale graduatoria.
I 27 finalisti provengono da ogni parte d’Italia e questi sono i loro nomi: Francesco Bitonti, Luca Bonalumi, Andrea Bozzoli, Romolo Giovanni Capuano, Yuri Cardone, Danilo Ceraso, Claudio Colantuoni, Benedetto Costaguta, Paola De Vita, Emilio Farina, Enrica Franzese, Luigi Andrea Luppino, Giorgio Mancassola, Matteo Mancino, Manfredi Manfrin, Chiara Marcato, Paola Mascherin, Silvio Mazziotti Di Celso, Vincenzo Nasilio, Antonio Papale, Danilo Pergallini, Fabio Prestopino, Marta Rutigliano, Romina Sonego, Marina Spito, Giuseppina Angela Turano, Alessandro Zattarin.
Per partecipare al concorso occorreva leggere e commentare in modo critico il saggio letterario dal titolo “La crisi dell’economia italiana diversamente spiegata”, opera nella quale l’ingegner Mario Fabbri, fondatore e già CEO Amministratore delegato di Directa SIM (pioniere del trading on-line in Italia, oggi quotata in Borsa) ha esposto la propria teoria.
“L’Italia è diversa dagli altri Paesi per la curiosa circostanza bipolare di avere un sistema produttivo-industriale prevalentemente settentrionale e una pubblica amministrazione quasi completamente meridionale – scrive Mario Fabbri nel proprio volume – Da più di un secolo le due parti sono in aperta opposizione caratteriale tra loro. Ma il recente aumento del peso della normativa sulle attività economiche ha spostato i rapporti di potere a favore di una pubblica amministrazione meridionale, poco riguardosa verso le attività a contenuto manifatturiero. La situazione è resa più difficile dalla recente crescita di una burocrazia sovranazionale europea che spinge anch’essa nella direzione di accrescere la complessità normativa”.
Un saggio pertanto capace di compiere un’analisi storica decisamente sorprendente e utile a interpretare meccanismi in grado di influire sulla situazione socio-economica dell’Italia e di molti altri Paesi del mondo.
Oltre all’ingegner Fabbri, alla cerimonia di premiazione saranno presenti la professoressa Camilla Mazzoli dell’Università Politecnica delle Marche e il professor Fabio Piluso dell’Università della Calabria, i due docenti universitari che hanno valutato le opere in concorso.
“I saggi presentati quest’anno si muovono tra l’analisi provocatoria e l’autoironia, tra rigore accademico e narrativa accessibile e creativa. Alcuni si interrogano sulle responsabilità delle Istituzioni, altri sull’educazione civica, sul mito del posto fisso, sulla fragilità del senso di appartenenza e sulle derive di una burocrazia che diventa macchina di esclusione anziché di avvicinamento fra settore pubblico e cittadini. Tutti, però, condividono un’urgenza: ridare all’economia il suo legame con l’umano, in un’analisi che rifiuta la logica dell’assistenzialismo e reclama il ritorno alla centralità dell’uomo”, spiegano i due docenti universitari.



