Legalità. “Beni confiscati alla criminalità siano utilizzati per interventi di forestazione sostenibile”

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Risoluzione a prima firma Burani approvata in commissione Legalità: “Un’opportunità per integrare la lotta alla mafia con la tutela ambientale e la rigenerazione ecologica del territorio”

“I beni confiscati alla criminalità organizzata siano utilizzati per interventi di forestazione sostenibile”.

La commissione Giovani, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Maria Costi, approva una risoluzione della maggioranza a prima firma Paolo Burani (Alleanza verdi sinistra). Atto sottoscritto anche dalla stessa Maria Costi, da Andrea Massari, Barbara Lori, Luca Giovanni Quintavalla, Anna Fornili, Lodovico Albasi, Fabrizio Castellari, Paolo Calvano, Niccolò Bosi, Matteo Daffadà, Raffaele Donini, Luca Sabattini, Elena Carletti ed Eleonora Proni del Partito democratico, oltre a Vincenzo Paldino e Giovanni Gordini dei Civici con de Pascale, Paolo Trande di Alleanza verdi sinistra e Lorenzo Casadei del Movimento 5 stelle.

“Con questa risoluzione – sottolinea Burani – si chiede di valutare l’idoneità dei terreni confiscati alla criminalità organizzata affinché vengano destinati alla realizzazione di interventi di forestazione sostenibile”. Prosegue: “In Emilia-Romagna fra terreni agricoli, terreni edificabili e terreni con fabbricati rurali annessi sono circa 200 gli immobili confiscati che potrebbero essere utilizzati per progetti di forestazione”.

Inoltre, evidenzia: “Vogliamo collegare il tema della lotta alla mafia con quello della tutela ambientale e con quello della rigenerazione ecologica del territorio”.

Il consigliere rileva, poi, che “la Regione Emilia-Romagna ha già avviato iniziative per il ripristino e l’estensione del patrimonio boschivo regionale, a partire dal progetto ‘Mettiamo radici per il futuro’, con 13 milioni di euro di investimenti per il recupero di ecosistemi degradati, progetto che potrebbe includere anche i terreni boschivi confiscati alle mafie”.

Con l’approvazione di questo atto si rende noto che a Zola Pedrosa, nel bolognese, e a Castelnovo di Sotto, nel reggiano, sono già disponibili terreni pronti per la forestazione.

In commissione sono stati approvati anche quattro emendamenti alla risoluzione sempre a firma di Paolo Burani.

(Cristian Casali)