In Italia, dal 2010 a oggi si sono verificati 1674 eventi estremi, uno ogni tre giorni
Dati preoccupanti che raccontano un Paese che continua a rincorrere le emergenze, fragile e impreparato difronte alla crisi climatica. È quanto ha denunciato Legambiente in occasione del Consiglio dei Ministri sulla drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e le Marche, mettendo in evidenza, dati alla mano, gli interventi più urgenti da mettere in campo.
Dal 15 maggio siamo in debito con il Pianeta
Sfruttiamo la natura a una velocità maggiore del tempo necessario perché possa rigenerarsi. Il 15 maggio è la data che ha segnato per l’Italia il punto di non ritorno, conosciuto come l’Overshoot Day: nei primi 135 giorni dell’anno abbiamo già consumato tutte le risorse naturali a disposizione per il 2023. Il debito ecologico di ogni paese è calcolato ogni anno dal think tank Global Footprint Network.
Il costo umano del riscaldamento globale
Uno studio pubblicato recentemente su Nature Sustainability, l’ennesimo appello della scienza ai governi del mondo, afferma che se le temperature entro la fine del secolo raggiungeranno un aumento di 2,7°C, circa tre miliardi di persone si troveranno fuori dalla “nicchia climatica umana”, ossia dove esistono le condizioni per sopravvivere, col rischio di non riuscire a lavorare, muoversi e vivere a causa dell’aumento eccessivo delle temperature.
Spiagge come discariche
Una bella passeggiata sulla spiaggia? Potreste incontrare spiacevoli sorprese. Secondo l’ultima indagine Beach Litter, sulle spiagge italiane ci sono circa 1000 rifiuti, per l’esattezza 961, ogni 100 metri di spiaggia. Immaginate due corsie di una piscina olimpionica completamente piene di rifiuti! Come sempre la plastica si aggiudica il triste primato del materiale più trovato, seguito a ruota dagli odiosi mozziconi di sigaretta.
Dal tetto alla tavola
Un orto urbano di ragguardevoli dimensioni, 800mq, dove crescono oltre 60 specie vegetali tra frutta, verdura e piante aromatiche, prospera sul tetto di un grande supermercato. Accade a Ixelles, nella regione di Bruxelles-Capitale, grazie al progetto sperimentale L[ag]UM che studia le potenzialità dell’agricoltura urbana. Il generoso raccolto è destinato a persone in difficoltà e alle ricette, veramente a km 0, del ristorante Refresh a Ixelles.



