Leone XIV ai piedi dell’Immacolata: l’umanità è provata, fioriscano dignità e pace

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Il Papa in Piazza di Spagna per il tradizionale atto di devozione alla statua della Vergine Maria nella Solennità dell’Immacolata.
Circondato da 30 mila fedeli, il Pontefice ha pregato perché “fiorisca la speranza giubilare a Roma e in ogni angolo della terra” ed esprime l’augurio che dopo le Porte Sante aperte per il Giubileo, si aprano altre porte “di case” e di “oasi di pace in cui rifiorisca la dignità, si educhi alla non violenza, si impari l’arte della riconciliazione”

Salvatore Cernuzio – Roma

Leone XIV ha alza lo sguardo verso la statua della Immacolata in Piazza Mignanelli. Alla base in marmo del monumento, che con i suoi 27 metri di altezza veglia sull’Urbe, il Papa – con l’ausilio di due gentiluomini di Sua Santità – depone una corona di rose bianche e, al contempo, pone ai piedi della Madonna le speranze per questa “umanità provata, talvolta schiacciata” con la preghiera che dopo le Porte Sante aperte per il Giubileo, “si aprano ora altre porte di case e oasi di pace”.

“Rifiorisca la dignità, si educhi alla non violenza, si impari l’arte della riconciliazione”

Una tradizione mai interrotta

Anche in questo 2025 messo a dura prova da guerre e crisi si rinnova l’atto di devozione del Papa alla statua della Vergine in Piazza di Spagna, centro nevralgico del lusso capitolino.

Un momento di popolo, un appuntamento che suggella il legame tra Roma e il suo vescovo. Leone XIV prosegue la tradizione avviata da Giovanni XXIII nel 1958 e mai interrotta.

Mai, neppure durante gli anni della pandemia di Covid-19, quando Papa Francesco volle ugualmente compiere “privatamente”, al mattino presto, l’atto di venerazione al monumento mariano realizzato dall’architetto Luigi Poletti e dallo scultore Giuseppe Obici in onore del dogma dell’Immacolata Concezione.