L’equilibrismo di Erdogan tra Israele e Palestina

0
17
erdogan

Per capire in che sorta di equilibrismo diplomatico si sia infilata la Turchia di Recep Tayyip Erdogan è necessario partire dal viaggio della delegazione del governo turco a Ramallah, dove giorni fa è stata ricevuta dal presidente palestinese Abu Mazen

Prima di passare al tavolo con funzionari israeliani, per preparare la visita in Turchia del presidente israeliano Isaac Herzog, in programma il 9 marzo prossimo.

Un appuntamento che potrebbe spianare la strada a una storica riconciliazione, definito il quale il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu si è subito affrettato a dichiarare che per la Turchia “la questione legata ai diritti dei palestinesi rimane prioritaria” e reiterare il sostegno di Ankara alla soluzione dei due stati. “Abbiamo avuto dei colloqui telefonici positivi con il governo israeliano e intendiamo continuare su questa strada”, aveva detto Erdogan ieri. I rapporti tra i Israele e Turchia sono congelati dal 2010, in seguito all’incidente della nave Mavi Marmara, in cui persero la vita 10 cittadini turchi.

Un riavvicinamento nel 2017 durò solo pochi mesi, quando i rapporti tra i due Paesi saltarono sull’onda suscitata dalle proteste palestinesi per Gerusalemme capitale di Israele. A una situazione già bollente si aggiunse l’astio tra Erdogan e l’ex premier israeliano Benjamin Netanyahu