Il primo ministro del Governo libico di unità nazionale (Gun) Abdulhamid Dabiaba, ha ricevuto oggi nel suo ufficio di Tripoli l’inviato delle Nazioni Unite in Libia, Abdoulaye Bathily, per “discutere degli sviluppi della situazione politica nel Paese”
Lo riferisce la piattaforma web libica “Hakomitna” (“Il nostro governo”). Ieri, il politico senegalese dell’Onu aveva incontrato a Bengasi il comandante in capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Enl), generale Khalifa Haftar, concordando sulla necessità di completare la bozza delle leggi elettorali proposta dal Comitato misto 6+6 (formato da parlamentari della Camera dei rappresentanti e membri dell’Alto consiglio di Stato).
“L’inviato dell’Onu ha informato il primo ministro dei risultati degli incontri le varie parti politiche durante i suoi recenti viaggi, in cui ha sottolineato la necessità di creare le condizioni adeguate allo svolgimento delle elezioni il più presto possibile”, afferma il governo libico. Da parte sua, il premier Dabaiba ha detto di “sostenere lo svolgimento delle elezioni secondo leggi giuste e imparziali”.
Recentemente, Bathily ha avuto diversi incontri con funzionari libici, tra cui Aguila Saleh, il presidente della Camera dei rappresentanti con sede nell’est, il capo dell’Alta Commissione elettorale nazionale della Libia, Emad al Sayeh, e Mohamed Takala, nuovo capo dell’Alto Consiglio di Stato della Libia. In questi incontri, l’inviato Onu ha sottolineato l’importanza che il Comitato 6+6 completi le leggi elettorali e che le elezioni si tengano sotto “un governo unificato sostenuto dalle principali parti libiche”.
Il premier Dabaiba al potere a Tripoli, da parte sua, non sembra intenzionato a cedere il potere a un altro governo non eletto, ancorché di natura tecnica e incaricato esclusivamente di traghettare il Paese alle elezioni. Tuttavia, il Gun è sotto crescente pressione per cedere il potere o aprire quantomeno a un rimpasto con il cosiddetto Governo di stabilità nazionale (Gsn) dell’est.



