Lilli Gruber: “Draghi si confronti in tv, le conferenze stampa non bastano”

0
132

Oggi nessuno si stupisce se è un volto femminile a raccontare i fronti caldi del pianeta

Ma quanti direttori di grandi quotidiani e reti televisive sono donne?”. Anche se intervistata, da Il Fatto Quotidiano, è Lilli Gruber che fa le domande. “Questo è il vero campo di battaglia: la presenza delle donne ai vertici. E finché non saremo 50-50 non dobbiamo deporre le armi”.

Di armi e di trincee Gruber racconta in questa intervista e nel suo ultimo libro, “La guerra dentro. Martha Gellhorn e il dovere della verità”, scrivendo di una reporter di guerra che un po’ come lei non aveva paura di andare a vedere da vicino i conflitti. Prima di essere la donna amata da Ernest Hemingway.

Gruber infatti non ha mai smesso di recarsi in territori di conflitti, come quelli delle guerre jugoslave e della guerra in Iraq, oggi si trova invece in quello del dibattito televisivo, conducendo da 14 anni Otto e mezzo su La7, in cui invita esponenti politici e protagonisti della vita pubblica.

Quando le viene chiesto perché il premier Mario Draghi non si rechi in tv, risponde che probabilmente pensa di essere più efficace così. “Da giornalista, però, non solo mi piacerebbe poterlo intervistare, ma credo che il confronto con la stampa libera sia importante