Sapendo bene che i loro roboanti annunci sono destinati a cadere nel vuoto tant’è che Draghi stronca tutto e tutti
Ieri Draghi ha bocciato l’aumento del prelievo sulle successioni dei grandi patrimoni di Letta e la flat tax di Salvini. Rimanda alla riforma fiscale ma non spiega come farla e, soprattutto, con chi dal momento che nessuno è d’accordo con l’altro.
Ricordo che le riforme sono indispensabili per ottenere i soldi del PNRR ma, nel piano approvato dal governo, non c’è traccia delle proposte sulla riforma fiscale. Questa è la prova che i leader fanno il gioco delle parti. Niente di più.
Il Paese, però, non può permettersi di giocare, non può subìre i ritardi come nel caso del decreto sostegni bis che arriva dopo oltre un mese dallo scostamento.
Draghi, indisturbato su questo, ritiene che questo ultimo decreto sia sufficiente a sostenere famiglie imprese come se le riaperture di questi giorni bastassero a risolvere le gravissime difficoltà generate dalla pandemia. Non è così, ci sarebbe già necessità di un nuovo scostamento.
Anche Draghi dovrebbe dar corpo alle sue dichiarazioni e alle sue promesse di non lasciare nessuno indietro anziché partecipare ai giochi elettorali dell’uno o dell’altro.



