L’appello della fondatrice e amministratrice delegata della società Easypay, leader nel sistema dei pagamenti e delle transazioni digitali veloci: “Conoscenza e sensibilizzazione saranno decisivi all’interno della transizione dalle vecchie alle nuove regole e nel periodo intermedio di adozione degli atti normativi secondari di attuazione delle direttive della UE in Albania”
“Il 20 dicembre scorso è stata approvata dal Parlamento nazionale di Tirana una legge molto importante per l’Albania, quella sulla protezione dei dati personali, che è un recepimento del regolamento europeo, il GDPR. L’adozione di questa legge è in linea con altre normative strategiche nel quadro dell’adesione del nostro Paese alla UE, basti pensare al recepimento della PSD2 (Open Banking), alla nostra accettazione nel sistema europeo dei pagamenti, il SEPA, e all’ordinamento sulla sicurezza informatica e cibernetica”.
Esordisce così Linda Shomo, brillante manager e imprenditrice del Paese delle Aquile, fondatrice e CEO della società Easypay e presidente del Comitato per lo sviluppo del business digitale all’interno della Camera di commercio degli Stati Uniti d’America a Tirana. L’obiettivo è una parola d’ordine: sensibilizzazione nella transizione.
“Ciò di cui le imprese dovrebbero essere a conoscenza dopo l’adozione di questa legge si concretizza in alcuni punti: in primo luogo, dovrebbe essere aumentata la consapevolezza delle singole aziende riguardo al contenuto di questa normativa, perché il suo impatto sarà molto ampio e interesserà un’ampia gamma di settori. Perciò saranno necessarie molte campagne capillari di informazione e formazione, investendo su di esse”.
Anche perché, e qui arriviamo al secondo punto, “le sanzioni di questa legge in Albania saranno le stesse delle multe previste nella UE, e questi importi potrebbe essere troppo elevati per le imprese albanesi, per le quali il rientro in campagne di sensibilizzazione preventiva sarà vitale”.
In terzo luogo, “questa normativa definisce l’obbligo, in capo al Commissario per la protezione dei dati personali, di approvare un atto istruttivo speciale sulla metodologia di imposizione delle sanzioni in caso di violazioni rilevate, un passo importante per stabilire il principio di proporzionalità delle misure amministrative pecuniarie nel pieno rispetto degli standard stabiliti dal Comitato europeo per la Protezione dei dati personali”.
In ultima istanza, “con l’approvazione della regolamentazione nazionale sulla privacy, viene prevista la pubblicazione di uno statuto che determinerà le modalità di attuazione della legge. Atti molto importanti perché dovranno garantire la corretta e ragionevole attuazione del GDPR in Albania, e per tale ragione sarà necessario dedicare tutto il tempo sufficiente alla loro consultazione con gli operatori singoli e associativi del mercato”, è la conclusione dell’appello della manager che si colloca fra i protagonisti primi della transizione digitale e finanziaria del Paese delle Aquile nella proiezione dello sui mercati integrati dell’Unione.
In definitiva, le norme sulla tutela della privacy, con un approccio di tipo proattivo, potranno essere un volàno di investimenti esteri diretti, e un’opportunità per gli operatori economici e professionali dell’Unione europea specializzati nella messa a punto delle infrastrutture fisiche e immateriali per la difesa dei dati sensibili personali e istituzionali.



