L’Italia del governo Meloni? Dal dentista ci vai a rate

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Altro che meno tasse e stipendi più alti. La cartolina dell’Italia di oggi è questa: un Paese dove per farsi curare i denti o fare una visita specialistica bisogna accendere un prestito. Non per cambiare macchina o rifare il bagno, ma per una radiografia, un apparecchio ortodontico, un’otturazione.

E il governo che fa? Festeggia la “sanità dei record”.
Nel 2024 i prestiti sanitari hanno superato il miliardo di euro. La rata media per curarsi? Quasi seimila euro, da spalmare in 53 mesi. Un mutuo per un’ecografia, praticamente. Intanto oltre due milioni di italiani hanno rinunciato a visite e cure perché non potevano permettersele. E tra i disoccupati, uno su tre si cura solo se trova un benefattore. Ma il problema non esiste per la propaganda meloniana.
Se il medico diventa un lusso da pagare a rate, significa che la sanità pubblica non sta più garantendo ciò che dovrebbe: il diritto di tutti a curarsi.
L’Inapp segnala che nel 2024 oltre due milioni di persone hanno rinunciato a visite e cure odontoiatriche perché non potevano permettersele.
Il quadro sociale è devastante: l’Eurispes aggiunge che il il 28% ha rinunciato al dentista, il 27% ha rimandato controlli di prevenzione, il 22% ha fatto a meno di visite specialistiche. E mentre i cittadini fanno i conti col portafogli, la premier annuncia sorridente che la pressione fiscale è al massimo degli ultimi anni, ma “va tutto bene, l’Italia cresce”.
Ecco il paradosso:

Giorgia Meloni prometteva di difendere il ceto medio, e invece lo costringe a chiedere prestiti per curarsi una carie. La sanità pubblica affonda, le liste d’attesa esplodono, e il governo cosa risponde? Che “nessuno rimarrà indietro”. Vero: nessuno rimane indietro, perché ci ammaliamo tutti insieme.

In conclusione, questa è la nuova Italia: quella dove la prevenzione diventa un lusso, le cure un debito e i diritti si pagano a rate. La Meloni sbandiera la “patria della famiglia”, ma la realtà è che oggi in famiglia si fanno le collette non per la gita scolastica dei figli, ma per la visita dal dentista. Altro che “nazione sovrana”: siamo diventati la repubblica della sanità a rate.