Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito hanno pubblicato oggi una dichiarazione congiunta condannando tanto i recenti attacchi palestinesi a cittadini di Israele quanto le violenze dei coloni contro i civili palestinesi e chiedendo al contempo allo Stato ebraico di fermare l’espansione degli insediamenti illegali.
I sei stati europei, si legge, “esprimono grande preoccupazione di fronte alla continua e crescente violenza nei territori palestinesi occupati. Condanniamo fortemente i recenti attacchi terroristici che hanno ucciso cittadini israeliani.
Il terrorismo non può in nessun caso essere giustificato. Condanniamo fermamente anche la violenza indiscriminata da parte dei coloni israeliani contro i civili palestinesi, compresa la distruzione di case e proprietà. Siamo rattristati da ogni perdita di vite umane. Questi atti non possono portare da nessuna parte, se non a maggiore violenza.
Chi li ha commessi deve assumersene la responsabilità e affrontare procedimenti penali. Tutte le azioni unilaterali che minacciano la pace e l’incitamento alla violenza devono cessare”.
Prosegue il testo: “C’è stata una scintilla di speranza proveniente dal recente incontro ad Aqaba (in Giordania, domenica 26 febbraio, ndr) in cui israeliani e palestinesi hanno entrambi avanzato impegni reciproci, inclusi gli sforzi per la de-escalation e verso una pace giusta e duratura. Questo risultato è il primo dopo molti anni e ringraziamo gli Stati Uniti d’America e il Regno di Giordania per averlo reso possibile.
Invitiamo tutte le parti a astenersi dal fare deragliare questo fragile processo e a mantenere gli impegni che hanno preso nella riunione di Aqaba da riducendo l’escalation nelle parole e nei fatti e mantenendo la calma, in modo che gli sforzi possano fiorire e per rendere il prossimo incontro in Egitto un successo”.



