Per la terza volta consecutiva.
Ci arriviamo dopo 3 ore di partita “da Davis”, annullando sette match point in un tie-break leggendario per un Flavio Cobolli addirittura EROICO contro il migliore Bergs dell’anno.
6-3 6-7 7-6 il finale di una partita assurda, epica, folle, bellissima.
Grazie Flavio. E grazie a un Berrettini che in Davis letteralmente si esalta e risponde sempre presente.
Ma la notizia vera è che ci arriviamo anche senza Jannik Sinner. E pure senza Musetti.
L’Italia operaia va in Paradiso.


