L’ITALIA SI PONGA COME INTERMEDIARIO DI PACE. BASTA CON L’INVIO DELLE ARMI IN UCRAINA

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Mi chiedo, quanto ancora vogliamo far durare questa guerra? Quanta responsabilità vogliamo avere nello spargimento di sangue che sta bagnando da ormai 57 giorni la terra ucraina?

Il decreto per l’invio di armi in Ucraina autorizza il governo a continuare a inviare armi fino alla fine dell’anno senza ulteriori passaggi parlamentari: basterà un decreto interministeriale che autorizzerà l’Italia a spedire armi anche pesanti all’Ucraina. E sembra che a breve questo decreto sarà pronto. Io quel decreto non l’ho votato e sembra che nel Movimento 5 Stelle le anime critiche si stiano risvegliando e riavvicinando alle origini pacifiste del Movimento stesso.

Si sta pensando a una mozione per chiedere al governo di bloccare questa follia. Lavoro ogni istante perché il fronte pacifista del Movimento 5 Stelle porti avanti questa voce di dissenso contro il totale appiattimento del governo sulla Nato e sugli Usa che continuano a inviare armi pesanti, contrariamente alla tradizionale posizione pacifista dell’Italia e del suo ripudio della guerra. Considero un errore anche l’aver espulso i diplomatici russi dal nostro Paese, così come l’atteggiamento di Usa e Ue che ieri, per protesta contro la Russia, mentre al G20 parlava il ministro delle Finanze di Mosca, hanno abbandonato i lavori. Purtroppo anche il Commissario europeo agli Affari economici, Gentiloni, si è alzato e ha lasciato il tavolo dimenticando che rappresenta tutta l’Europa e che parte dell’Europa vorrebbe un dialogo che conduca alla cessazione del conflitto.

Spero che chi ha perso il senno lo ritrovi rapidamente e interpreti il volere della maggioranza degli italiani che vorrebbe l’Italia protagonista di un tavolo di pace e non guerrafondaia e anti diplomatica. Appiattirsi sulle posizioni che vogliono la continuazione del conflitto è una posizione omicida e suicida al tempo stesso.

Mauro Coltorti