Livorno, è fuga da via Grande: perché i fondi sono sempre più vuoti

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Sulla vetrina c’è ancora affisso un grande cartello rosso con su scritto “fuori tutto” insieme al dettaglio delle offerte su maglie, felpe, camicie, pantaloni e jeans. Ma basta guardare meglio per capire che il negozio d’abbigliamento “Malcolm” ha lasciato il posto a un grande buco nero tra le insegne illuminate. E non è il solo. Altre attività hanno abbandonato via Grande: dietro di sé serrande abbassate e fondi vuoti, soprattutto nel tratto che dal porto conduce verso il centro. I numeri della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno confermano questa tendenza: a Livorno in cinque anni (mettendo a confronto i secondi trimestri del 2021 e del 2025) le imprese sono passate da 3.873 a 3.512 (-361) – in media una settantina all’anno in meno – con una riduzione delle attività pari al 9,3 per cento. C’entrano (perlomeno un po’) i lavori di riqualificazione della strada ma è soprattutto colpa – spiegano gli addetti ai lavori – di quegli affitti troppo cari diventati insostenibili per i piccoli commercianti. «E le grandi aziende, che ancora oggi mettono gli occhi addosso alla principale via cittadina, alla fine sono costrette a ripiegare sui centri commerciali per trovare un fondo di media superficie di vendita», sottolineano.