Lo “spettacolo indegno” del caso Ruberti scatena veleni e sospetti: botte da orbi nel Pd

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Il caso Ruberti scatena veleni nel Pd. Il Corriere ha intervistato Sara Battisti, la compagna di Albino Ruberti, ex capo di gabinetto del sindaco di Roma Gualtieri. Il quotidiano chiede: sulla diffusione del video sono state fatte molte ipotesi, per alcuni nasconderebbe “l’ombra di un ricatto”. «Quale ricatto?». Lei può fare delle ipotesi? «No, io e Albino siamo trasparenti. Diciamo sempre la verità, forse scomoda per qualcuno»

. A cosa e a chi si riferisce? «Non lo so. Ma provo un dispiacere profondo – dice – all’idea che qualcuno possa aver costruito ad arte questa cosa per colpire qualcun altro. Qualcuno magari persino nel mio partito. E mi chiedo perché, invece di affrontare un dibattito, fai una roba del genere…».

Caso Ruberti, nel Pd scontro tra correnti

Di fatto il clima che si respira nel Pd del Lazio è tutt’altro che sereno. In un retroscena, sempre il Corriere parla dello scontro tra correnti. Eccone alcuni stralci. «Abbiamo fatto un casino, ma senza quel video sarebbe già rientrato tutto. Le liti per le candidature ci sono in tutti i partiti», dice Adriano Lampazzi, sindaco di Giuliano di Roma.

«Con Ruberti ci siamo sentiti il giorno dopo, gli ho chiesto scusa, ma davvero non è successo niente. Da una frase sul calcio è venuto fuori tutto il resto». Il “resto”, spiega il quotidiano, «è una fusione a freddo fra due correnti inconciliabili ma intrecciate. Una polveriera con la miccia accesa da tempo».