Lo strabismo di Pina e il soggetto dimenticato

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C’è qualcosa di involontariamente comico nelle parole usate da Pina Picierno per condannare il blitz israeliano che ha colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Lo svolgimento del comunicato è solido, coerente, inappuntabile: “Da mesi si susseguono attacchi ingiustificati contro la popolazione civile palestinese. Questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza: un gesto gravissimo e inaccettabile. È urgente un cessate il fuoco permanente. Massima solidarietà a padre Gabriel Romanelli, rimasto ferito durante i raid, e a tutte le persone coinvolte nell’attacco”

. Impeccabile, davvero. Manca solo un dettaglio nella struttura sintattica della frase: il soggetto. Chi è stato a bombardare? Da parte di chi si susseguono gli “attacchi ingiustificati contro la popolazione civile”? Noi lo sappiamo, non viviamo su un albero. Ma all’onorevole Picierno – poiché è la stessa che ha incontrato in Parlamento europeo gli esponenti dell’Israel Defense and Security Forum, un think tank di ex militari israeliani di estrema destra – vorremmo chiedere di essere esplicita, cristallina e di non lasciare nulla sottinteso. La scriva e la dica forte, la parola “Israele”. Con la stessa indignazione con cui dice “Russia”, il nome degli altri aggressori.