Professore, le nuove mafie sono in grado influire sulla cyber security?
La criminalità organizzata già da tempo sfrutta il cyberspazio. C’è una proliferazione di fenomeni criminosi che si sviluppano nel mondo di Internet. Le nuove modalità di azione dimostrano che i cyber criminali sono sempre più sofisticati ed in grado di fare rete con la criminalità organizzata contemporanea. L’assenza di confini geografici garantisce loro l’anonimato nonché la rapidità e l’economicità delle loro condotte, favorendo la realizzazione di scenari che possono influire sulla sicurezza nazionale.
Quali sono i soggetti maggiormente a rischio?
Si parte dal semplice cittadino-consumatore fino a giungere alle imprese e alla pubblica amministrazione. Si utilizza il dark web e il deep web e li si concludono affari di ogni tipo dalla vendita di droga, alle estorsioni, fino all’usura.
Perché l’Italia è sopra la media mondiale per numero di attacchi hacker?
Sicuramente perché la maggiore esposizione delle persone su Internet, a livello globale, ha sviluppato anche nuove tipologie di reato. Tale tendenza si è ulteriormente acuita con l’incremento dell’impiego delle piattaforme digitali in corso di pandemia. Ciò ha determinato, ovviamente, un incremento degli attacchi hacker ovunque e maggiormente in Italia, poiché noi siamo tra i Paesi europei che maggiormente usano Internet.
Quali sono le tipologie di reato più diffuse?
La modalità di attacco cyber più diffuso e preoccupante, in termini numerici e di introiti economici per gli hackers criminali, è quello del ransomware, un tipo di attacco realizzato con l’inserimento di un virus nel computer che esegue la crittografia dei dati e di cui minaccia la vendita nel dark web in caso di mancato pagamento di un riscatto, che colpisce le aziende italiane indipendentemente dalle dimensioni. I reati informatici più comuni sono l’hacking; la diffusione di virus informatici; lo spamming; il cyber-stalking; il cyber-terrorismo; la diffamazione e l’ingiuria tramite strumenti informatici; il phishing; la distribuzione di materiale pedopornografico e la vendita online di sostanze stupefacenti.
Come è possibile che simili condotte criminose possano mettere a rischio la sicurezza nazionale?
Internet, l’intelligenza artificiale e la cibernetica sono utilizzati sempre di più a scopi militari. Molte guerre già si combattono con “armamenti 4.0”. Queste nuove armi possono essere usate in modo silente per attaccare un altro Stato causando ingenti danni e mettendo a rischio la stessa sicurezza nazionale. La parte più drammatica di quanto appena detto riguarda la quasi impossibilità di attribuire con certezza un attacco ad una specifica nazione, in quanto il cyberspazio come abbiamo detto non ha confini geografici e i metodi per offuscare le tracce sono innumerevoli.
Il fenomeno della cd. cyber-mafia, invece, deve preoccuparci?
Direi assolutamente di sì. Le nuove mafie hanno già assoldato i migliori hacker per impegnarli a pieno regime in tutte le loro attività illegali su Internet. Pensare che non approfittino degli immensi affari che possono essere realizzati nel cyberspazio è un gravissimo errore di valutazione. Le cyber-mafie saranno la nuova frontiera criminale del terzo millennio. Useranno il mondo virtuale anche per porre in essere attività di proselitismo funzionali alla loro sopravvivenza.
Cos’è il metaverso? Può essere utilizzato per scopi criminali?
Il metaverso potrebbe diventare la più grande conquista del decennio del mondo tecnologico contemporaneo. Come diretta evoluzione di Internet, questo nuovo universo tutto digitale, ci consentirebbe di accedere a tutto ciò che si riesca a immaginare. Un universo parallelo legato a un visore o a un paio di occhiali smart
Parliamo di una vera e propria rivoluzione. Il metaverso è già utilizzato dalle organizzazioni criminali perché è un ambiente ideale per il riciclaggio di denaro. Oggi, quindi, dobbiamo adeguare gli strumenti tecnologici alle nuove sfide della criminalità organizzata e dobbiamo aumentare le nostre capacità di penetrare internet e quei settori attualmente ancora semi sconosciuti.


