Lotta alla Xylella fastidiosa: individuati 18 olivi resistenti

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XYLELLA

Il batterio killer della Xylella fastidiosa potrebbe incontrare la resistenza di alcuni olivi, esattamente 18 genotipi, in grado di contrastare il suo attacco

E questo grazie a un progetto di ricerca europeo, Life resilience, nato proprio con l’obiettivo di contrastare la Xylella fastidiosa promuovendo un modello di produzione agricola sostenibile, riducendo l’impronta di carbonio e mitigando il cambiamento climatico attraverso la tecnologia.

Al progetto ha preso parte anche la società agricola italiana Villa Filippo Berio, di proprietà di Salov che dal 2015 fa parte del gruppo cinese Bright food.

Ma cosa è prima di tutto la Xylella fastidiosa? E’ un batterio parassita che può attaccare vari tipi di piante tra cui la vite, il pesco, il mandorlo, gli agrumi, l’oleandro e l’olivo, provocandone in molti casi la morte: una malattia che rappresenta un grave problema ecologico ed economico, in quanto la rapida perdita di esemplari danneggia in modo significativo gli ecosistemi e l’economia rurale dei Paesi della regione mediterranea.

Solo in Puglia la Xylella fastidiosa ha causato oltre 1,6 miliardi di euro di danni in 6 anni. Di fronte a questa situazione, diverse organizzazioni di Italia, Spagna e Portogallo, tra cui appunto Salov, hanno partecipato nel 2018 al progetto Resilience cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life.

Al fine di migliorare la sostenibilità delle pratiche agricole, il progetto si è concentrato anche sull’ottimizzazione del sistema di approvvigionamento e utilizzo della risorsa idrica e sulla riduzione dell’impronta di carbonio.