Ministro Delina Ibrahimaj: sarà la Cassa depositi e prestiti del nostro Paese, ci aiuterà a intercettare e utilizzare integralmente i fondi europei e a sostenere i progetti delle aziende e dei settori economici oggi sotto finanziati ma strategici per una piena crescita
Intervenendo nella sessione plenaria del Parlamento durante la discussione e approvazione del disegno di legge governativo istitutivo della “Banca albanese di sviluppo”, il Ministro Ibrahimaj ha affermato che gli indicatori della macro economia albanese segnano il consolidamento della fase positiva.
“Il Prodotto interno lordo è aumentato a 25 miliardi di euro nel 2024, mentre il reddito pro-capite è salito da 3324 a 10.334 euro, e la crescita economica segna di conseguenza il 3,4 per cento, lasciando intendere un continuo andamento al rialzo per il futuro che si riflette sul salario minimo e reale e sulla tendenza viceversa decrescente del debito pubblico dal 70,4 al 54,7 per cento consentendo 300 milioni di euro di economie annue di spesa nel bilancio dello Stato – ha riepilogato l’onorevole Ibrahimaj – Anche le esportazioni hanno registrato un ritmo moltiplicatore e si sono triplicate in un decennio, raggiungendo i 9 miliardi di euro sempre nello scorso anno. Gli investimenti pubblici hanno svolto una parallela funzione accelerativa nel rafforzamento dell’economia, variando dal 5,1 al 7,8 per cento del reddito nazionale”.
È su questo scenario che si innesta la Banca albanese di sviluppo appena approvata: “La creazione di un’Istituzione del genere potrà contribuire all’assorbimento e alla distribuzione efficace dei fondi comunitari strutturali diretti e indiretti e delle risorse stanziate dai donatori internazionali, garantendo che gli investimenti siano indirizzati a progetti di crescita a lungo termine – ha proseguito Ibrahimaj – Oggi ci troviamo in un momento storico dovuto all’adesione alla UE, e questo comporterà l’esistenza di fondi disponibili che richiederanno strutture competenti, celeri e dedicate in grado di assorbire una simile mole di finanziamenti”.
L’architettura istituzionale e organizzativa è tale da rispondere a tali esigenze e aspettative, assicurando in ogni fase il monitoraggio e il coordinamento in capo allo Stato e la coerenza con gli obiettivi di una equilibrata, armonica e diffusa crescita nazionale: “La struttura del capitale è progettata per garantire la sostenibilità a lungo termine. Lo Stato avrà in portafoglio almeno il 51 percento delle azioni a titolo di garanzia della funzione pubblica della Banca, mentre le Istituzioni finanziarie nazionali e internazionali potranno entrare a fare parte del capitale. Le erogazioni finanziarie del nuovo Istituto avverranno tramite collaborazioni con altri soggetti quali la Bers o gli Stati membri della UE, mentre la raccolta del risparmio sarà promossa tramite azioni di inclusione e di educazione finanziaria e attraverso il ruolo degli uffici delle Poste albanesi”.



