VENEZIA – Una vita dedicata all’arte e soprattutto all’Uomo quella del maestro veneto Luciano Trevisan che quest’anno – anche per i suoi cinquant’anni di genialità creativa – espone in una personale fino al 5 settembre nella “Sala della pace” del palazzo Albrizzi-Capello, sede storica anche dei padiglioni della Biennale d’Arte Contemporanea, in una iniziativa in collaborazione – e col patrocinio gratuito – con l’associazione culturale Italo-Tedesca e con l’associazione culturale Galleria Folco, Museo MIIT ed Italia Arte.
Le sue opere, “avvenimenti espressivi”, sono un “diario” artistico ai massimi livelli nazionali ed internazionali che osserva e denuncia, ma anche profetizza e testimonia, i fatti ed i mali profondi della società, con le sue ingiustizie, le sue guerre – spesso dimenticate – , le angosce delle coscienze e le spiritualità offese di tante uomini e donne che subiscono impotenti il potere dei più forti.
Come scrive di lui lo storico dell’arte Guido Folco, che ben ha saputo approfondire e cogliere la profondità d’animo di questo artista: “Un diario scritto osservando il mondo per il mondo, denuncia profonda e spirituale dei mali della società, delle ingiustizie, delle guerre, delle prevaricazioni che ancora oggi scuotono le coscienze… o forse no e sicuramente non di tutti. E’ questa, infatti, una delle chiavi di lettura delle opere di Luciano Trevisan, quel suo saper indagare con immediatezza e chiarezza di idee ogni avvenimento umano, senza dare giudizi, ma interpellando con rigore l’anima e la mente di ognuno di noi.”
Cinquant’anni di storia umana sinteticamente espressi in opere poetiche, anche cromaticamente equilibrate, figurate con un linguaggio chiaro, da narratore attento, immediatamente comprensibili (come il logo della mostra testimonia), ma proposte col rigore e la professionalità di un uomo sensibile che “sa creare” la novità e proporla con piccole genialità e grande impatto.
Infatti in questa mostra dedicata all’arte ed alla creatività, non potevano mancare i suoi lavori svolti parallelamente alla pittura e dedicati al servizio-professione di pubblicitario svolto per cinque lustri con la creazione di immagini aziendali, loghi, packaging ed altro per primarie ed innumerevoli aziende multinazionali nel portare nelle case dei cittadini il Made in Italy. Ad esempio, uno per tutti, sono sue l’ideazione della campagna promozionale e le immagini del famoso gioco del Monopolio di Stato “Strappa e vinci”.
Un’ultima nota per chi ancora non conosce il maestro Trevisan l’aggiungiamo in merito alla sua volontà di operare per la crescita sociale e spirituale (le due cose non sono distinte) dell’Uomo, obiettivo che ci sembra voglia perseguire con estrema fermezza, “leggendo” le sue opere che possono essere liberamente visionate, scaricabili e pubblicabili attraverso le fotografie dell’inaugurazione e dell’allestimento di Italia Arte
Breve biografia artistica del maestro Luciano Trevisan
Luciano Trevisan è nato a Venezia l’8 febbraio 1938. Frequenta dapprima l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, si trasferisce poi a Milano per proseguire i suoi studi alla scuola del Castello Sforzesco e all’Accademia di Belle Arti di Brera. La laboriosa Milano apre al giovane Trevisan un poliedrico mondo che diventerà poi il suo bagaglio professionale: dal restauro alla scenografia, dall’arredamento all’architettura, dall’illustrazione alla tecnica del fumetto. Dopo un periodo di approfondimento a Zurigo, torna a Milano, dove prosegue i suoi studi diplomandosi anche come Tecnico Pubblicitario Professionista.
Inizia così la sua avventura nel mondo della grafica e della comunicazione collaborando come free lance con importanti agenzie di pubblicità. Dal 1972 al 1987 è direttore creativo e contitolare della MPA, prima agenzia di sales promotion italiana. Nella sua instancabile carriera di pubblicitario e creatore della comunicazione, Luciano Trevisan ha progettato promozioni, campagne stampa, spot televisivi, stands, packaging e marchi per centinaia di aziende leader. Dal 1987 si dedica alla libera professione: costruisce immagini coordinate di aziende, dal marchio alla modulistica, dal progetto dell’arredo di uffici, punti vendita, stabilimenti, centri commerciali alla comunicazione pubblicitaria.
I suoi clienti più affezionati gli affidano l’arredo delle loro antiche case. Nell’impegnativo, complesso e variegato mondo della comunicazione Trevisan ha tuttavia sempre trovato il tempo per continuare anche la sua attività artistica: i suoi quadri sono la descrizione visiva del suo stato d’animo, la trascrizione delle sue preoccupazioni per un mondo che scivola velocemente verso il degrado sociale. Da alcuni anni si dedica solo alla pittura.
Museo MIIT – Italia Arte – Associazione Culturale Galleria Folco
C.so Cairoli, 4 – 10123 Torino – Tel. / Fax: 011.8129776.
Guido Folco – Tel. 334.3135903; email: info@italiaarte.it – www.italiaarte.it
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