Luigi Di Maio non ha un voto

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Perché il PD dovrebbe concedergli il “diritto di tribuna”, un modo politicamente corretto per descrivere il solito paracadute sicuro, tipo la Boschi candidata a Bolzano nel 2018? Perché? Che rassicurazioni ha avuto mesi fa, quando portava, insieme a Grillo, il Movimento 5 Stelle tra le braccia di Draghi?
Queste sono domande che dovrebbero avanzare i giornalisti. Ma, salvo rare e preziose eccezioni, oggi i giornalisti a Di Maio non chiedon nulla. Lo trattano come Mazzarino nonostante abbia dilapidato un consenso colossale costruito con il sudore della fronte anche (e soprattutto) di persone che non hanno chiesto mai nulla in cambio.
In tutto ciò qua si “rischia” un rapido decesso anche per “Impegno Civico (per le natiche di Di Maio)”. Dopo “Insieme per la Colla Vinilica” un nuovo, fondamentale, strumento per la democrazia, potrebbe scomparire a breve.
Complimenti vivissimi a quei 65 fenomeni che gli sono andati dietro nella speranza di un posizionamento. Un po’ come Aldo in “Tre uomini e un gamba” adesso non possono né scendere né salire, né scendere né salire. Ma forse anche per loro c’è un “sentiero”. Tornino dignitosamente alle loro vite evitando di postare foto di Di Maio come fosse uno statista. Uno Statista pensa allo Stato, Di Maio pensa a se stesso.