La sua personale al museo torinese dal 7 al 21 maggio
TORINO – Rivedremo le belle ed originali opere della pittrice e fotografa Luigia Rinaldi in una personale, “Volti e natura”, inserita nel calendario del “Salone del libro off”, opere esposte nelle luminose sale del museo MIIT di Torino (corso Cairoli, 4) dal 7 al 21 maggio.
Orario di visita: da martedì a venerdì 15.30-19.30; su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche. Info: 011.8129776 – 334.3135903 – www.museomiit.it
Saranno esposte varie serie pittoriche e fotografiche: dalla serie dei Capperai ai dipinti ispirati ai muretti a secco della Liguria e agli uliveti con piante secolari e ai tronchi contorti delle Cinque Terre, senza trascurare i vari personaggi della politica e della società contemporanea saliti alla ribalta delle cronache per le loro vicende spesso drammatiche.
Ben azzeccato il titolo di questa esposizione, in cui il tema dei volti spazia tra le varie ispirazioni dell’anima rinaldiana, luogo dove non esistono solo le fisionomie dei grandi protagonisti ma anche i volti di sfortunati isolani e di maltrattati dal vivere e dalla storia.
Scrive, tra l’altro, lo storico dell’arte Guido Folco di lei: “ … Il lavoro di Luigia Rinaldi è caratterizzato da una pittura di intensa espressività e ritmo tonale, dopo essere partita, negli anni Settanta, dalla sperimentazione fotografica, a sottolineare una volta di più il rapporto stretto, complice, e talvolta oppositivo tra due tecniche che nascono con l’obiettivo di rappresentare la realtà… in un’epoca in cui la pittura mantiene la sua centralità riuscendo, nei casi migliori, a rinnovarsi da un punto di vista iconografico, quindi conservando quella caratteristica che le è propria, implicita al concetto di “teknè”, di tirocinio artigianale visto in una dimensione di sublimazione dell’agire artistico, con modalità attente e riflessive, abbinando a questa antica vocazione la capacità di osservare con occhio partecipe e disincantato al tempo stesso l’esistente, decontestualizzandolo dalla sua effimera contingenza materiale per dargli forma nella dimensione del simbolo…”.
Il Museo MIIT di Torino, Italia Arte e galleria Folco hanno curato ed organizzato in passato anche “Destini in discesa” (nel novembre 2024, in occasione della giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne): una seconda anima ispiratrice, questo del mondo della donna, in cui la figura femminile non solo nella società e nella famiglia, ma anche in campo artistico dedica la propria creatività a tutte le problematiche che ne hanno segnato e continuano a segnare il percorso esistenziale.
L’opera di Luigia Rinaldi interpreta e ripercorre perciò anche il suo impegno per i diritti umani e civili – un terzo elemento del suo sentire ed agire – come è stato quello per la giornalista russa Anna Stepanovna Politkovskaja, molto conosciuta per il suo lavoro, per i suoi coraggiosi reportages dalla Cecenia e per la sua opposizione al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Nei suoi articoli per Novaja Gazeta, quotidiano russo di ispirazione liberale, la Politkovskaja condannava apertamente l’Esercito e il Governo russo per il mancato rispetto dei diritti civili e dello stato di diritto, sia in Russia che in Cecenia.
Il 7 ottobre 2006 Anna Politkovskaja venne assassinata nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. La sua morte, da molti considerata un omicidio operato da un sicario, produsse una notevole mobilitazione in Russia e nel mondo, affinché le circostanze dell’omicidio venissero al più presto chiarite, cosa ad oggi mai accaduta.
Ma è anche – come propone la locandina sopra riportata – di oggi, quello per Alexej Navalny, uno fra i più noti oppositori del presidente Putin. Era a capo del partito Russia del Futuro e presidente della Coalizione Democratica (che unisce Russia del Futuro, Partito della Libertà Popolare e Scelta Civica), in precedenza co-presieduta con Boris Nemcov, morto assassinato nel 2015.
Su questi temi, come si può vedere, la Rinaldi opera con colori accesi, passionali, vibranti di forza e di energia – quasi un momento di ribellione -, elementi spesso presenti in tutte le opere dell’artista torinese, sempre attenta all’espressione dell’anima e dello spirito, e che testimoniano il suo amore per un linguaggio diretto e senza compromessi, libero, teso a far penetrare il suo messaggio nell’animo dell’osservatore.
Infine, come dicevamo, le sue opere illustrano il suo amore per la natura e sottolineano le attenzioni che l’uomo deve porre quando interviene in essa; un agire che deve essere paziente ed improntato sul rispetto, sempre con un occhio al futuro, senza compromettere ciò che è stato creato non solo per noi ma per tante altre generazioni.
Luigia Rinaldi, nata a Torino, dove vive ed abita, si è diplomata all’Accademia di Belle arti di Torino e laureata in pedagogia con un programma di psicologia sperimentale. Ha frequentato a Venezia corsi di fotografia tenuti da Saltzer e da Edgerton. L’indagine sul mezzo fotografico nell’elaborazione delle immagini si è sviluppata attraverso l’interesse per lo studio della percezione visiva e delle sue elaborazioni mentali. Questo interesse si è esplicato in una serie di studi svolti presso l’università di Torino con un tesi di laurea sulla percezione visiva nella lettura delle fotografie (relatore il prof. Dario Romano) e in alcune ricerche svolte con i prof. Angiola Massucco Costa e Carlo Arrigo Umiltà pubblicate sulla rivista “Psicologia e società” di Torino negli anni 1984-85-86. E’ artista e fotografa, ha prodotto fotomontaggi su tela sensibile, arazzi all’uncinetto, serigrafie, calcografie; dal 2000 produce pitture ad acrilico.
E’ stata insegnante di disegno e storia dell’arte in un liceo linguistico statale di Torino. Nel 1998 Luigia Rinaldi ha anche pubblicato il libro di poesie “Tra il mito e il quotidiano” ed. Rangoni, presentato dal prof. Barberi Squarotti e dal critico d’arte Mirella Bandini per i disegni.
Nel 1999 una seconda silloge poetica, “Le mie radici” con le edizioni d’arte dei fratelli Pozzo, Moncalieri. Nel 2004 ha pubblicato il libro di narrativa “Come l’acqua che scorre” e le raccolte di poesie “Pothos”, “Eros” e “Invettive”.
Franco Cortese Notizie in un click



