Nelle ultime settimane in Swaziland (Eswatini) si sono svolte proteste di massa per chiedere libertà democratiche in un Paese considerato l’ultima monarchia assoluta in Africa.
Su ordine del Re Mswati II, Il governo ha risposto severamente, con una mobilitazione militare straordinaria contro i manifestanti, il divieto di tutte le proteste, l’imposizione del coprifuoco notturno e la riduzione dell’accesso a Internet. Inoltre, numerose fonti di stampa e di opposizione hanno riferito che i militari e la polizia hanno aperto il fuoco sui manifestanti con innumerevoli vittime registrate.
Ritengo che l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, l’onorevole Borrell, debba informare il Parlamento europeo sulla situazione.
Per questo motivo, insieme ai miei colleghi del Gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Maria Arena, Brando Benifei, Alicia Homs, Isabel Santos e Carlos Zorrinho, ho presentato un’interrogazione parlamentare sulla crisi in corso.
In primo luogo, dobbiamo intraprendere azioni concrete per sostenere il lavoro di mediazione della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (SADC) tra le parti.
In secondo luogo, l’Ue deve promuovere nuove azioni di natura politica ed economica per promuovere il rispetto delle libertà fondamentali e dello stato di diritto nel Paese, favorendo l’avvio di un processo di transizione democratica in collaborazione con i partner regionali e nel rispetto del diritto internazionale.
Andrea Cozzolino



