L’Umbria e Perugia trasformate dal Pnrr

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Sono già 145 i milioni assegnati a perugia per i progetti finanziati dal Pnrr. In cantiere, altre misure per l’intera regione. Se n’è parlato durante la tappa perugina dei Dialoghi di Italia Domani.

Investimenti per oltre 600 milioni di euro per infrastrutture e mobilità sostenibili che spaziano dalla transizione ecologica del trasporto urbano alla tutela e valorizzazione delle risorse idriche. Interventi sulle reti ferroviarie per migliorare l’offerta sia dell’alta velocità che delle linee regionali. Progetti innovativi di rigenerazione urbana per aumentare la coesione sociale e la qualità abitativa, e 28 milioni di finanziamenti per la rigenerazione dei piccoli borghi storici. Investimenti per aumentare l’inclusione sociale e la formazione dei lavoratori.

Un treno a idrogeno, a zero impatto ambientale, nella tratta tra Terni, Rieti, L’Aquila e Sulmona, nel cuore dell’Appennino colpito dai terremoti, grazie ai finanziamenti per la rinascita economica e sociale delle aree colpite dal sisma del 2009 e 2016. Fondi per oltre 100 milioni per il rafforzamento della medicina territoriale, aumento dell’offerta educativa per la prima infanzia e delle borse di studio nelle università umbre.

Questi alcuni dei progetti di cui si è discusso venerdì 1 luglio durante la tappa di Perugia di Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, moderata da Simonetta Nardin, dell’Ufficio per la comunicazione istituzionale e le relazioni con i media della Presidenza del Consiglio e da Fabrizio dell’Orefice, portavoce del sottosegretario della Presidenza del Consiglio, con la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, e il presidente dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi.

Secondo Giovannini, “le risorse del PNRR e del Piano complementare, alle quali si aggiungono quelle della Legge di bilancio, del Fondo Sviluppo e Coesione e quelle previste dai fondi strutturali europei, offrono una opportunità irripetibile per investire nei territori in progetti infrastrutturali e sui sistemi di mobilità improntati alla competitività economica, alla riduzione dei divari territoriali, alla transizione ecologica e digitale, con una prospettiva di dieci anni

. In Umbria – ha proseguito – sono molti e molto consistenti i progetti per migliorare l’accessibilità delle aree interne, per potenziare la mobilità ferroviaria e stradale, ma anche quella ciclistica.