Lupi: “Il bipolarismo non è affatto morto, ma servirebbe un Pdl 3.0”

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Il bipolarismo non è affatto morto, resta necessario schierarsi da una parte o dall’altra. Ma non significa che chi si sente di centro non abbia un compito: ha quello appunto di essere a sua volta identitario e rappresentante di specifici valori, a partire dalla difesa delle libertà e dalla responsabilità come metodo di governo

Ma non è con formule geometriche che si occupa questo spazio”.

Lo ha detto il Presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, intervistato quest’oggi dal Corriere della Sera.

“C’è moltissimo da fare. Schlein punterà sicuramente su diritti civili, su battaglie sociali, su reddito di cittadinanza, salario minimo, come nel nostro campo Meloni sta governando con la barra dritta su Ucraina, su gestione dei conti pubblici, su famiglia e natalità.

Il centro ha bisogno come il pane di una sua proposta sussidiaria e concreta in cui riconoscersi e su cui poi aggregare personale politico – ha spiegato Lupi. Servirebbe davvero un Pdl 3.0, un grande partito che possa unire, come fece Berlusconi con la sua discesa in campo, tante tradizioni esistenti – socialista, popolare, riformista, liberale – ma dando un’identità precisa e soprattutto con un linguaggio nuovo, adatto alla società che evolve. Un partito che rappresenti istanze reali, in collegamento con i conservatori”.