M5s: Conte approva la mediazione, ma restino miei punti fermi

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Ben venga il tentativo di mediazione, per rilanciare il Movimento ed evitare scissioni, ma restino fermi alcuni principi fondamentali

E’ la sintesi del ragionamento riportato da fonti vicine a Giuseppe Conte.

L’ex premier, fanno notare, non può che valutare positivamente il tentativo di mediazione in atto, dal momento che lui stesso ha sempre lavorato per trovare una sintesi e per evitare spaccature e scissioni. Ben venga questo tentativo, di cui Conte era stato preventivamente informato, se utile a rilanciare il M5s e a dar vita a un nuovo corso, tenendo fermi però quei principi fondamentali su cui si è già espresso con chiarezza.

Una cena di Beppe Grillo con Luigi Di Maio e Roberto Fico. E’ l’incontro che ieri sera, a Marina di Bibbona, ha aperto la via, a quanto si apprende, alla mediazione nel Movimento 5 stelle.

L’incontro del fondatore del M5s con il ministro degli Esteri e il presidente della Camera ha preceduto il post su Facebook con cui Grillo ha sospeso la votazione del direttivo e incaricato un comitato di sette, inclusi gli stessi Di Maio e Fico, di una mediazione su statuto, carta dei valori, codice etico.

“Mi auguro che si possa completare la legislatura perché altrimenti l’Italia apparirà agli altri Paesi non credibile e non affidabile”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio risponde a Nunzia De Girolamo che a Sorrento gli ha chiesto se si arriverà al 2023. “Dobbiamo essere credibili per ottenere i fondi, se l’Italia prende impegni e si dimostra instabile – ha aggiunto – a pagare saranno i cittadini, non i politici”. “Momento molto delicato, proprio per questo credo che si debba parlare pochissimo e lavorare per una soluzione comune. Io ci credo, non è semplice ma troveremo una soluzione comune per far ripartire questo progetto il prima possibile”.