Il Movimento 5 Stelle e “la resa dei conti” tra Di Maio e Conte
All’indomani dell’elezione del Capo dello Stato, tra i vari dibattiti interni ai partiti suscitati dall’impasse che ha determinato la rielezione di Mattarella, uno su tutti ha tenuto banco sui giornali ed è “la resa dei conti” come l’ha chiamata qualcuno, tra Conte e Di Maio.
Una tensione che si era cercato di arginare pubblicamente nelle varie dichiarazioni di circostanza fino alla candidatura “bruciata” della Belloni e le successive dichiarazioni di Di Maio al riguardo. Da quel momento la frammentazione interna al Movimento è diventata di dominio pubblico, fino alle dimissioni di Di Maio dal comitato di garanzia del Movimento.
Conte: “Nessuno indispensabile nel Movimento”
La risposta di Conte, seppur indiretta, arriva in alcuni passaggi dell’intervista che il leader (contrastato) del Movimento Cinque Stelle ha rilasciato a La Stampa:
” Nel Movimento nessuno deve sentirsi indispensabile, nemmeno io”. Quanto alla necessità di un confronto interno: ” Mi dicono che nella storia del Movimento non ci siano mai stati tanti incontri e cabine di regia come in questi mesi. Questo sforzo serve a mettere a punto in maniera collegiale una linea politica che spetta a me riassumere e portare avanti. Seguire un diverso indirizzo, andare in direzioni opposte, non significa tanto indebolire una leadership quanto creare confusione e danneggiare il Movimento”.



