Perché stiamo armando Zelensky? Quali sono gli obiettivi militari? Quali sono i concreti margini di manovra? Già nel 2022 mi pareva stupida e masochistica l’idea che fosse possibile infliggere una sconfitta militare alla Russia.
Questa idea ha trovato più di un riscontro nel corso degli anni. Mi domando ora, dopo quasi 4 anni, cosa ci si aspetta ancora di ottenere. Sappiamo che il non detto di questo conflitto riguarda gli interessi americani, i quali sono totalmente estranei agli interessi dell’Ucraina. E solo incidentalmente possono coincidere su qualche punto.
Agli Usa interessava logorare la Russia e separare i suoi rapporti economici dall’Europa, mettendo fine ai rapporti commerciali. Questo obiettivo era accompagnato anche dall’esigenza di isolare l’Europa, renderla più vulnerabile nella ricerca delle materie prime e sottometterla dunque al mercato americano.
Oltre al gas, ora gli Usa ci vendono armi che giriamo all’Ucraina. Ma la domanda è, perché dobbiamo ancora sottostare questa forma di ricatto?
Il peso della guerra è del resto sempre più insostenibile. È notizia di questi giorni la ripresa dell’inflazione, con costi che sul carrello della spesa hanno raggiunto aumenti prossimi al 30%, senza che parallelamente siano aumentati i salari.
E poi c’è l’impoverimento simbolico: la guerra sta giustificando tutta una serie di pratiche antidemocratiche come la censura, oramai adottata dalla stampa in modo sistematico, quasi come un dovere. Il risultato è che in Europa la libertà di espressione è seriamente minacciata.
La continuazione della guerra non ha dunque più alcun senso.
Sta del resto consentendo alla Russia di prendersi pezzo dopo pezzo altro territorio ucraino. Continuare va contro i nostri interessi e quelli ucraini. Più prosegue questa inutile strage e più la presa americana si farà forte e la nostra democrazia debole.
La nostra condizione è quella di chi è legato da quel tipo di nodi che ad ogni movimento diventano più stretti sino a strangolare la vittima. Siamo sottomessi a una vera e propria pratica mafiosa usata dagli Usa contro di noi.
(Paolo Desogus)



