Sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2025, il Teatro dell’architettura Mendrisio (TAM) dell’Università della Svizzera italiana (USI) presenta un fine settimana di porte aperte con una visita guidata organizzata nell’ambito della mostra “Make Do With Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese”, in corso fino al 5 ottobre 2025.
Sabato 31 maggio 2025 alle ore 11.00 si terrà una visita guidata alla mostra “Make Do With Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese” in collaborazione con le studentesse e gli studenti dell’USI (ingresso alla mostra a pagamento, è consigliata l’iscrizione alla seguente e-mail: eventi.tam@usi.ch), mentre domenica 1° giugno dalle 10.00 alle 18.00 è in programma una giornata di porte aperte con ingresso gratuito.
Prodotta da S AM Swiss Architecture Museum e curata da Yuma Shinohara, l’esposizione esplora le idee e i progetti di una nuova generazione di architetti e urbanisti giapponesi che hanno iniziato la loro carriera dopo il terremoto del 2011 e il disastro di Fukushima.
Trasformando la loro posizione marginale in un punto di forza, questi giovani architetti hanno sviluppato pratiche critiche, ecologiche e sociali, dimostrando che è possibile “adattarsi” in maniera creativa grazie all’uso di risorse limitate, operando sul patrimonio edilizio esistente, anche con materiali rigenerati. Lontani dall’immagine tradizionale dell’architetto-autore, stanno ridefinendo la professione con un approccio sociale e critico.
Nel corso del weekend, sarà inoltre possibile visitare la mostra “BancaStato Swiss Architectural Award 2024“, allestita presso l’Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio. Promossa dall’Accademia di architettura dell’USI, l’esposizione documenta i lavori presentati per l’edizione 2023-2024 del premio da 31 candidati provenienti da 17 Paesi, con un approfondimento sulle opere dello studio vincitore, Al Borde fondato a Quito (Ecuador) nel 2007 da Pascual Gangotena, David Barragán, Maríaluisa Borja ed Esteban Benavides.
LA MOSTRA
“Make Do With Now. Nuovi orientamenti dell’architettura giapponese” presenta le idee e i progetti di una nuova generazione di architetti e urbanisti che operano in Giappone. Nati tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Novanta, questi architetti hanno intrapreso la carriera professionale dopo il grande terremoto del 2011 che devastò le regioni orientali del Paese e provocò il disastro nucleare di Fukushima.
È una generazione, la loro, che deve fare i conti con una serie di problemi urgenti che affliggono il Giappone, tra cui il calo demografico, l’invecchiamento della popolazione, e lo svuotamento delle campagne; il crescente aumento di case vuote in tutta la nazione; uno sviluppo urbano dominato dalla logica del profitto, spesso senza il coinvolgimento degli architetti; un’economia stagnante e, naturalmente, la crisi climatica globale.


