MARCOZZI IN RIMONTA CONQUISTA LA SUPERCOPPA IN CASA DEI CAMPIONI D’ITALIA SASSARESI

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Comunque fosse andata a finire sarebbe stata una festa perché il tennistavolo sardo aggiunge un nuovo tassello al suo magico momento

Anche la Supercoppa Italiana in salsa maschile rimane in via Crespellani, questa volta però ben esposta nella vetrinetta riservata alla Marcozzi.

Nella palestra di corso Cossiga, a Sassari, si è assistito ad un match vibrante reso ancor più adrenalinico per le continue alternanze dei protagonisti, quando il segnapunti raggiungeva un multiplo di 5 (fino alla soglia dei 45 che sanciva la chiusura del set).

I padroni di casa Campioni d’Italia in carica hanno dominato il primo parziale, gli ospiti, detentori della Coppa Italia, il terzo. Quello intermedio è stato il più esaltante perché le due contendenti sono arrivate fino al 44 pari, poi la stoccata vincente dell’indiano marcozziano Jeet Chandra nei confronti del campione italiano assoluto John Michael Oyebode ha permesso il prosieguo della competizione.

Il team allenato da Massimo Ferrero ha contribuito nella sua interezza al raggiungimento dell’obiettivo: offre infatti spunti meravigliosi il sardo doc Carlo Rossi, con elevate punte di nostalgia quando si scontra col suo ex compagno di scuderia Johnny: entrambi non si esimono dal far spellare le mani al numeroso pubblico con i loro decantati momenti di alto spessore agonistico.

Con il campione quartese hanno agito con profitto il romeno Rares Sipos, a volte spaziale nelle sue esecuzioni, e il generoso piemontese Federico Vallino Costassa.

Applausi a scena aperta anche per gli altri ragazzi “turritani” motivati in panca da Mario Santona: Andrea Puppo è sempre in forma smagliante, ma nel finale perde fiducia nei suoi mezzi come del resto Oyebode e anche il loro compagno Santiago Lorenzo.

A fine gara il tecnico Massimo Ferrero ha espresso le sue sensazioni all’addetto stampa della FITeT Roberto Levi: “Nei frangenti di difficoltà, abbiamo cercato di rimanere attaccati. Alla fine ha vinto lo spirito di squadra.

È stato come andare sulle montagne russe, abbiamo perso il primo set, però nel finale abbiamo recuperato e questo aspetto ci ha dato fiducia. Emuliamo il Quattro Mori e aver portato a Cagliari entrambe le Supercoppe è una grande soddisfazione.

È un trofeo importante cui tenevamo molto, il sesto della società. Dopo i quattro scudetti vinti sotto la guida di mio papà Fabio, io finora mi sono concentrato sulle coppe, ma ho solo 35 anni e, dunque, c’è tempo».