Mentre la guerra continua, mentre l’Ucraina viene colpita dagli invasori russi, si apre quello che appare un piccolo spiraglio verso una ipotetica pace. Ad aprirlo, e questa è una notizia, è Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, la quale solitamente si distingue per le affermazioni feroci e provocatorie.
“Ribadisco che siamo grati a tutti i Paesi, a tutti gli Stati e a tutte le figure pubbliche”, a “tutti coloro che parlano di pace, di una soluzione pacifica e che vogliono rendersi utili” e “ci sono idee interessanti che possono funzionare”, ha infatti affermato Zakharova, interpellata dall’agenzia di stampa russa Tass.
E ancora, ha ribadito: “Ci sono idee che sono in sintonia con i nostri approcci”. Quindi ha citato “ad esempio, l’iniziativa cinese”. Il problema, ha accusato Zakharova, è che queste iniziative vengono bloccate “dal regime di Kiev”.
“Tutto questo è stato bloccato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky perché è questo il concetto che è stato definito a Washington. Gli Stati Uniti seguono il principio di ‘uccidere quanti più russi possibile‘. Un concetto che è stato espresso da importanti rappresentanti dell’establishment politico Usa, George Bush e Lindsey Graham compresi”, ha concluso. Insomma, l’apertura è sulla proposta cinese, ad oggi giudicata irricevibile dal blocco occidentale. Ma resta comunque un’apertura, circostanza non da poco.


