Martin Castrogiovanni: “In Italia non mi sono mai sentito uno straniero”

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SPORT / Su MOW la Castro Academy di Martin Castrogiovanni: “in Italia non mi sono mai sentito uno straniero, neppure quando ero qui da poco”; “cerchiamo di comunicare la cultura dell’incontro e della socializzazione ai ragazzi”

Pordenone – “Ormai sono quasi più italiano che argentino. E poi in Italia non mi sono mai sentito uno straniero, neppure quando ero qui da poco”. Martin Castrogiovanni ex pilone della nazionale italiana di rugby, racconta al magazine MOW (mowmag.com) l’esperienza della Castro Academy: camp a Piancavallo (Pordenone) dove il rugby e lo sport non è solo un fine, ma anche un mezzo:
“Ciò che cerchiamo di comunicare a tanti ragazzi fra i 7 e i 17 anni è la cultura dell’incontro e della socializzazione. Saper incontrare persone che non conosci e costruire con loro qualcosa di concreto e importante – racconta l’ex giocatore azzurro al magazine lifestyle di AM Network – Non si tratta solo di condividere le sessioni di allenamento, ma di vivere assieme in un ambiente ampio e inclusivo.”
Martin Castrogiovanni specifica il concetto di “mixed ability”, punto fermo della Academy che ha creato: “l’idea è quella di mescolare i cosiddetti “normodotati” con ragazzi che hanno qualche forma di disabilità – prosegue Castrogiovanni su MOW – il tentativo è quello di favorire un incontro fra realtà diverse, abituare i ragazzi al contatto con la disabilità mentale, a una socialità più complessa in cui vengano meno quelle barriere che in genere tendono a separare, e non unire, le persone.”