Protagonista della vicenda, il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan. Fonti parlamentari presenti alla seduta raccontano che nel suo intervento l’esponente di Fdi, criticando le mascherine Ffp2, ne avrebbe storpiato il nome, diventato per l’occasione ‘Fp38’: un riferimento all’arma prodotta inizialmente nella Germania nazista e poi utilizzata dalle Brigate rosse negli anni ’70.
Interpellato dall’Adnkronos, Malan racconta la sua versione dei fatti: “Ho fatto notare come i nostri rappresentanti, il premier Draghi e il ministro Di Maio, a Bruxelles abbiano abbracciato senza distanziamento leader di altri paesi, senza indossare la mascherina: come possono poi imporre in Italia mascherine a bambini di sei anni?”. Ma perché ha paragonato le mascherine alle P38? “Nessun paragone


