Il Capo dello Stato italiano Sergio Mattarella, in arrivo a Tirana, è stato più volte elogiato dal Banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi, sia per l’alto ruolo di garanzia istituzionale dell’Italia nei passaggi più complessi e decisivi della vita del Paese, sia per il messaggio inviato nello scorso anno all’associazione delle casse di risparmio e delle fondazioni di origine bancaria (Acri) sull’educazione finanziaria come fattore assolutamente funzionale a indirizzare il risparmio diffuso delle famiglie, in maniera informata e incentivata, verso progetti di ripresa produttiva e imprenditoriale del Paese nei settori portanti interessati dall’intervento dei fondi del Pnrr (transizione ecologica e digitale, infrastrutture materiali e immateriali, edilizia pubblica e privata, rafforzamento del sistema delle competenze)
La ricchezza finanziaria complessiva, tra valori mobiliari e immobiliari, si situa infatti sopra l’asticella dei 5200 miliardi di euro, di cui una parte importante è espressa in forma di liquidità presso depositi e conti bancari e postali.
Il messaggio del Presidente Mattarella, a favore della alfabetizzazione economica dei cittadini e risparmiatori, punta sia a esortare le classi politiche a colmare definitivamente una lacuna legislativa, sia a elogiare quelle istituzioni bancarie e finanziarie e quei movimenti culturali volti a sensibilizzare su tale materia e disciplina.
Già adesso, pur in assenza di una norma di legge vincolante a carattere generale, sono diverse le realtà creditizie e le istituzioni economiche pubbliche, a partire dalla galassia della Cassa depositi e prestiti che investe e valorizza il risparmio postale, volte a proporre strumenti chiari e intelligibili di finanza sia ordinaria che straordinaria, orientati a sostenere percorsi di internazionalizzazione e di crescita virtuosa delle imprese italiane sui mercati esteri dove vengono realizzati sviluppi di tipo commerciale, manifatturiero integrativo e logistico che non si traducono in delocalizzazioni ma anzi in consolidamento sia delle sedi storiche, sia delle nuove aperture.
Il rafforzamento dell’educazione finanziaria avrebbe l’obiettivo di moltiplicare queste tendenze virtuose, creando un ecosistema fiduciario grazie al quale il risparmio privato possa assurgere a infrastruttura economica per progetti di rinforzo patrimoniale e organizzativo delle imprese necessario ad assorbire shock come quello energetico, a innovare metodi e prodotti, ad ampliare il raggio di commercializzazione e quindi la presenza complementare e sussidiaria del sistema Italia all’estero.
Ecco, allora, che l’educazione finanziaria si riafferma come elemento utile ai fini anche di una cooperazione strategica di prossimità adriatica, come ribadito dagli esiti dei colloqui dello scorso maggio in occasione della visita del Banchiere internazionale Ghisolfi presso l’ambasciata italiana e l’Ambasciatore Fabrizio Bucci e il responsabile della diplomazia Commerciale Stefano Salmaso a Tirana.
Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI



