Mattarella: “La Corte dei Conti è garante imparziale delle risorse pubbliche”

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale i Referendari di nuova nomina della Corte dei Conti, accompagnati dal Presidente, Guido Carlino, dal Presidente aggiunto, Tommaso Miele e dal Procuratore generale, Pio Silvestri.

La Costituzione, ha detto il capo di Stato durante un saluto ai presenti, “ha riconosciuto il ruolo fondamentale della Corte dei Conti quale organo di rilevanza costituzionale, posto al servizio anche dello Stato-comunità e garante imparziale della corretta gestione delle risorse pubbliche, come più volte è stato ricordato dalla Corte costituzionale”.

Il Presidente parla evidentemente della proposta di cambiare il ruolo della magistratura contabile contenuta nel cosiddetto ddl Foti. Il Ddl n.1621, primo firmatario proprio l’ex capogruppo di FdI Tommaso Foti, in soli sei articoli vuole cambiare radicalmente l’esercizio del controllo contabile affidato alle Sezioni regionali della Corte di conti. Il testo – presentato il 19 dicembre 2023 e che ha avuto l’ok delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera il 9 ottobre scorso – di fatto riduce i poteri di controllo della Corte, per renderla un organo di ausilio agli amministratori locali.

“L’articolo 100 – ha aggiunto Mattarella – garantisce alla Corte dei Conti una particolare indipendenza quale magistratura contabile, con la sua preziosa articolazione territoriale, anche nello svolgimento delle funzioni ausiliarie che le sono affidate. Proprio in quanto magistratura, alla Corte dei Conti si applicano i principi e le garanzie stabiliti dalla Costituzione per tutti i magistrati”, ha detto Mattarella, aggiungendo “anzitutto la soggezione soltanto alla legge, nonché le norme generali sulla giurisdizione, quali il diritto di difesa, di cui all’art. 24, e il principio di effettività della tutela giurisdizionale di matrice europea”.