I 100 giorni alla Maturità 2022 sono finalmente arrivati.
Ma c’è poco da festeggiare: tra una pandemia ancora in corso, una guerra appena iniziata e un esame che ancora deve svelarsi ufficialmente – l’ordinanza che lo regola è tuttora in gestazione – la ricorrenza sembra passare quasi in sordina. Quando la tradizione vorrebbe che in questa giornata i maturandi organizzino ogni genere di attività per celebrare il punto di svolta verso la volata finale (gli esami di Stato iniziano il 22 giugno).
A pesare sulla scelta di chi ha deciso di rimandare i festeggiamenti a momenti più rosei, sono state principalmente le preoccupazioni legate allo scoppio del conflitto in Ucraina e i disagi vissuti nell’ultimo biennio, caratterizzato dalla pandemia: per 1 su 4 c’è poco da festeggiare. Non solo, tra i motivi del “no-party” circa il 22% rivela di volersi concentrare esclusivamente sull’esame, un indizio di come gli studenti temano la Maturità 2022 più di ogni altra cosa. Ma, in generale, la maggior parte di quelli che oggi non festeggiano dichiara di farlo senza un motivo in particolare: così per il 33% di loro. Una scelta individuale nella maggior parte dei casi: 4 studenti su 5 dichiarano di non essere al corrente di cosa faranno i loro compagni di classe durante la giornata. Mentre solo nel 28% dei casi, quella di non festeggiare è stata una scelta condivisa dall’intero gruppo classe.



