Saper scrivere bene non basta. Come scegliere la traccia da sviluppare? Quali sono gli elementi essenziali da prendere come riferimento per ottenere una buona valutazione? La prima prova scritta dell’esame di Maturità – quella di Italiano – mette infatti alla prova i maturandi non solo sulla grammatica o sul lessico, ma anche e soprattutto sulla capacità di ragionare, analizzare, argomentare.
Sette spunti di tre tipologie diverse – analisi del testo, testo argomentativo, tema di attualità – da sviluppare in sei ore di tempo. L’ansia e la fretta di iniziare a lavorare potrebbero mettere in difficoltà tanti studenti. Per questo, scegliere la traccia più adatta al proprio profilo e seguire un piano di lavoro chiaro può fare tanta differenza.
Ecco i suggerimenti di una tutor professionista, Rosa Araneo, (tutor di Italiano tra i più richiesti su Ripetizioni.it), a cui il portale Skuola.net ha chiesto qualche consiglio per aiutare quanti più maturandi ad affrontare con la mente più fredda possibile la sfida.
Scegliere la traccia in base alle proprie capacità
Il modo più semplice per mettere al sicuro il risultato è quello di non andare in blocco ma anche di non strafare. Fondamentale, per riuscirci, è prendere confidenza già da adesso con le tipologie di tracce presenti – magari prendendo a riferimento quelle degli scorsi anni – per cercare di capire quella più congeniale alle proprie capacità. Oltre a questo, Rosa Araneo suggerisce di “considerare che le tipologie vertono su ambiti diversi, per cui oltre alla preferita è bene analizzare la richiesta di ciascuna traccia. Conoscere in modo approfondito una tematica è altrettanto importante”.
Prendere confidenza con le tre tipologie
Dopodiché la parola d’ordine è solo una e si chiama esercizio. È essenziale simulare più volte la prova: una pratica, questa, che aiuta a prendere confidenza con l’appuntamento vero e proprio. Secondo la tutor, poi, è basilare ripassare i fondamentali, vale a dire “i contesti storici e gli ambiti letterari di appartenenza dei vari autori”.
La conoscenza storica può fare la differenza
Il periodo storico è un elemento imprescindibile se si vuole davvero comprendere la letteratura di un autore. Con una solida base si possono affrontare anche quegli autori mai affrontati nel percorso scolastico: “Bisogna avere invece una preparazione il più approfondita possibile delle epoche in cui gli autori sono vissuti, in quanto – evidenzia l’insegnante – queste contribuiscono a determinate scelte stilistico-tematiche ben precise”.



