Il quartiere vecchio di Mazara assomiglia a una kasbah nordafricana dove, però, tra intricati vicoli e viuzze risplendono palazzi normanni e barocchi
L’atmosfera multietnica di Mazara rievoca la storia di una città che nei secoli è stata dominata da numerosi popoli tra cui Fenici, Cartaginesi, Romani e Normanni, oltre ai Saraceni.
Adagiata sulla costa occidentale della Sicilia, Mazara attrae i viaggiatori per il pregiato satiro danzante ma anche per il famoso gambero rosso.
La cattedrale di San Salvatore fu costruita sulle macerie di un’antica basilica saracena e completata solo verso la fine del XVII secolo, per volere del primo conte di Sicilia, Ruggero I, che ne aveva commissionato la ricostruzione.
La cattedrale ha tre navate con colonne ad arco a tutto sesto e cupole rivestite di maioliche colorate.
Ciò che colpisce di più è l’affresco della cupola centrale che rappresenta il Giudizio Universale, attribuito probabilmente Rosario Spagnolo, un artista di Cefalù.



