MEDIORIENTE e PETROLIO

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Le caratteristiche principali dei conflitti cui abbiamo assistito negli ultimi anni sono l’essere stati circoscritti in termini geografici e il non aver avuto grossi impatti economici: questi sono i due elementi cardine che giustificano l’effetto limitato che le guerre hanno avuto nel recente passato sui mercati finanziari

Il discorso però è diverso se le implicazioni economiche, in prospettiva, possono essere rilevanti; questo è il caso odierno, con il coinvolgimento dell’Iran nel conflitto israelopalestinese e le ripercussioni potenziali sul petrolio.

L’Iran, infatti, è uno dei maggiori produttori di petrolio e il suo coinvolgimento nella guerra in medioriente contro Israele potrebbe colpire non tanto la produzione di petrolio, quanto l’export verso i paesi occidentali. Quest’ultimo aspetto è di difficile quantificazione in quanto l’Iran è ancora tutt’oggi formalmente sotto sanzioni da parte soprattutto degli Stati Uniti, sanzioni che ne limitano fortemente l’export di petrolio.

Per cui, sempre dal punto di vista formale, anche il venire meno di questa quota di export non dovrebbe avere effetti sul bilancio globale tra offerta (ampia) e domanda (scarsa) di petrolio.

A vedere dalle prime reazioni del prezzo del greggio, non sembra che le cose siano effettivamente così. La settimana si chiude con una forte performance positiva del petrolio sintomo del fatto che gli investitori stanno iniziando a prezzare uno stop alla produzione di greggio iraniana, i cui barili, nonostante le sanzioni, circolavano sul mercato.

Sul petrolio lo scenario si complica, con le forze economiche in rallentamento che ne deprimono le quotazioni, con le politiche dell’Opec che, facendo venire meno i tagli alla produzione nei prossimi mesi, vanno nella stessa direzione, con il conflitto mediorientale che, per contro, dovrebbe sostenere i prezzi.

Non da ultimo c’è anche la Cina con il nuovo piano monetario e fiscale a sostegno dell’economia che, anche se indirettamente, potrebbe far ripartire la domanda in Asia e fungere da puntello alle quotazioni del petrolio.