Negli ultimi anni è stata osservata una riduzione della biodiversità nel Mar Mediterraneo con conseguenze su interi ecosistemi che sono alla base del vivere comune di tutti i popoli che abitano il pianeta.
Sorprendentemente anche per ambienti marini generalmente accessibili come gli ecosistemi costieri, e per gruppi di specie macroscopiche e potenzialmente facilmente osservabili come i pesci, le stime di biodiversità sono limitate, specialmente per alcuni ambienti poco studiati come le aree sabbiose ed in misure minore per le praterie a Posidonia oceanica, dove solo pochi dei tanti studi sono stati focalizzati sulle specie ittiche associate.
La bellezza delle specie ittiche
Al fine di colmare questo gap di conoscenza, è stato condotto uno studio finalizzato a caratterizzare la diversità della fauna ittica in tre ambienti (aree rocciose, praterie di Posidonia ed aree sabbiose) e a valutare il contributo di questi habitat alla diversità ittica complessiva dell’ecosistema marino costiero. A tal fine è stata effettuata una campagna che ha coinvolto numerosi operatori scientifici subacquei che hanno identificato e quantificato in immersione l’abbondanza delle specie ittiche costiere in 62 siti in particolare lungo le coste calabresi. La Calabria è stata scelta come area di studio in quanto è una regione le cui coste sono bagnate da mari diversi quali il Tirreno, lo Ionio e lo Stretto di Messina. Queste coste risultano essere ancora poco studiate e conosciute, nonostante il potenziale che hanno come possibile habitat per molte specie mediterranee.



