Nella giornata di mercoledì si è tenuta una riunione straordinaria del Direttivo esecutivo della Banca Centrale Europea per discutere del recente sell-off obbligazionario e per valutare le misure da intraprendere per evitare la frammentazione e la dispersione dei rendimenti governativi
La prima misura che è stata introdotta è il reinvestimento flessibile delle cedole e dei rimborsi dei titoli acquistati durante il Pepp. Tale flessibilità permetterà alla Bce di indirizzare i flussi in modo più discrezionale rispetto alle proporzioni con cui sono stati acquistati durante il programma emergenziale.
Al momento non sono ancora stati dichiarati ulteriori dettagli in merito a quello che potrebbe essere un vero “scudo anti-spread” poiché quest’ultimo dovrà essere studiato in modo tale che la Corte Costituzionale tedesca non ne blocchi l’operatività, evento già avvenuto nel corso dei precedenti piani di acquisto e che ha portato non poche turbolenze sui mercati.
I risultati dopo tali dichiarazione si sono subito visti nelle quotazioni dei titoli periferici dell’euro zona specialmente sul titolo decennale italiano il cui rendimento è passato da un 4,2% ad un attuale 3.6% – 3.7%, anche lo spread si è fortemente ridimensionato passando da circa 250 punti agli attuali 200.
La Bce al momento ha raggiunto il suo obiettivo di frenare il rialzo dei rendimenti e la conseguente stabilizzazione dei titoli obbligazionari e, infine, anche il tasso di cambio nei confronti del dollaro è tornato sopra la soglia dell’1.05. La strada al momento è ancora lunga ma un primo segnale è stato dato ai mercati.


