Mel Gibson potrà riavere il porto d’armi, nonostante la condanna per violenza

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Mel Gisbon potrà di nuovo possedere armi nonostante una condanna per violenza domestica ricevuta nel 2011.

La decisione arriva dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che, informa il ‘New York Times’, ripristinerà il diritto dell’attore al porto d’armi personale, pur essendo stato condannato per violenza nei confronti dell’ex compagna Oksana Grigorieva.

Il quotidiano riferisce che la star di “Arma letale” e sostenitore del presidente Donald Trump è tra i 10 condannati che hanno ottenuto la grazia per riacquistare il diritto di portare armi nel Paese. La decisione pone fine alla controversia che aveva circondato la concessione di questa grazia ad alti funzionari del dipartimento di Giustizia.

Secondo fonti del quotidiano americano, che hanno parlato a condizione dell’anonimato, la grazia è stata approvata dal procuratore generale Pam Bondi. Tuttavia, i dettagli dell’ordinanza emessa dalla procura sono ancora sconosciuti. La controversia sulla questione è iniziata quando l’avvocata per le grazie del dipartimento di Giustizia, Elizabeth G. Oyer, si è rifiutata di raccomandare che Gibson venisse incluso in un elenco di persone con condanne penali a cui era stato ripristinato il diritto di possedere un’arma, nonostante le pressioni dei suoi superiori. L’avvocata è stata infine licenziata lo scorso marzo dall’amministrazione Trump.

In un’intervista rilasciata al New York Times dopo il suo licenziamento, ha affermato che un funzionario del dipartimento aveva cercato di convincerla a cambiare idea su Gibson perché “ha un rapporto personale con il presidente Trump”. Poco dopo quella conversazione, Oyer e altri avvocati di alto rango del dipartimento di Giustizia furono improvvisamente licenziati, ha riferito il Times. Oyer ha dichiarato di essersi opposta alla concessione della grazia perché la precedente condanna dell’attore era stata per violenza domestica e che le sue preoccupazioni non avevano nulla a che fare con la politica, ma piuttosto con i rischi per la sicurezza derivanti dal permettere a una persona con una storia di violenza domestica di possedere un’arma.

L’impegno dell’amministrazione Trump per ripristinare il diritto di Mel Gibson a possedere armi rientra in un più ampio sforzo da parte dei conservatori per consentire ad alcune persone con condanne penali di possedere nuovamente armi da fuoco, osserva il New York Times. L’anno scorso, la Corte Suprema ha confermato le norme governative che limitano l’accesso alle armi da fuoco per le persone sottoposte a ordini restrittivi per violenza domestica, ma da allora Trump ha ordinato una revisione delle politiche federali sulle armi con l’obiettivo di allentare le restrizioni.