MELONI A TIRANA: “NON C’È PIENA EUROPA SENZA I BALCANI OCCIDENTALI”

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La presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana è intervenuta in occasione della tavola rotonda di avvio dei lavori della plenaria della Comunità politica europea presso la Casa Europa appositamente allestita nel centro dell’agorà di Piazza Skanderbeg: ogni crisi ai nostri confini o nell’area mediterranea ci tocca tutti a prescindere dall’appartenenza comunitaria

La fraterna accoglienza di Edi Rama a Giorgia Meloni stamattina a Tirana 

L’onorevole Meloni, ribadendo le proprie congratulazioni all’amico e collega omologo Edi per l’ampio consenso elettorale ottenuto nel voto politico generale della scorsa domenica, ha spiegato come tale esito, dalle proporzioni eccezionali, potrà costituire una risorsa per lo sviluppo dell’Europa nel suo insieme: “L’identità europea dell’Albania è un fatto certificato dalla storia prima ancora che dalla geografia e dai trattati comunitari, e l’eccellente capacità organizzativa del vertice, ospitato per la prima volta in Albania e nei Balcani occidentali, ne è la conferma di merito. Ogni Paese presente a questo vertice, sia esso appartenente o meno all’Unione Europea, fa parte a pieno titolo del continente europeo. Tutti i Popoli rappresentati e riuniti attorno a questo tavolo, a prescindere dall’attuale status di UE, sono parte integrante della nostra famiglia europea,come le dita di una stessa mano”.

Meloni ha quindi sottolineato l’urgenza di “costruire una nuova Europa in un mondo nuovo, e ciò non sarà possibile senza i Balcani Occidentali, che rappresentano il cuore del nostro Continente e il ponte tra Oriente e Occidente, come ebbe a ricordare Papa Giovanni Paolo II. L’Italia sostiene a Bruxelles un approccio strategico nei confronti della regione balcanica occidentale offrendo a essa una prospettiva chiara di adesione all’Unione, nonostante le sfide esistenti e in virtù della grande questione della sicurezza internazionale, poiché le crisi ai confini orientali, nel Mediterraneo e in Medio Oriente hanno effetti a catena sull’intero nostro Continente”. A tale proposito, la Premier italiana si è indirizzata direttamente a Volodymyr Zelensky, il Capo dello Stato ucraino, presente al tavolo della Comunità politica: “Vogliamo la vostra libertà come la volete Voi, e abbiamo visto chi è veramente pronto a negoziare e chi invece si nasconde dietro la propaganda e dietro la legge del più forte”.

All’inizio del proprio intervento, il Capo del Governo di Palazzo Chigi ha elogiato il carattere originale e innovativo della cerimonia di apertura dei lavori della Conferenza della Comunità politica europea, cerimonia che il Primo ministro Rama ha fondato sul contributo dell’intelligenza artificiale, con un saluto di benvenuto in Albania da parte di ciascun leader politico istituzionale “rivisitato” digitalmente in formato bambino, emblema di un ponte da creare fra attuali classi dirigenti e nuove generazioni: “Grazie Edi, mi hai fatto sentire di nuovo molto giovane”.